Orche davanti a Genova, «Non così rare nel Mediterraneo». Nel 1985 due avvistamenti a Sanremo
Il parere di Sabina Airoldi, responsabile per le ricerche dell’Istituto Thethys all’interno del Santuario Pelagos
Sanremo. «L’orca marina non è un cetaceo così raro nel mar Mediterraneo, c’è infatti un gruppo tra i 30 e i 40 individui nella zona dello Stretto di Gibilterra». A parlare è Sabina Airoldi, responsabile per le ricerche dell’Istituto Tethys all’interno del Santuario Pelagos.
Ieri, nel mare di Voltri a Genova, sono state avvistati quattro esemplari (3 adulti ed un piccolo) di “Orcinus orca“ . Sono stati anche ritratti in un video che è stato diffuso in rete anche dall’associazione Limet ed è subito diventato virale.
«Negli ultimi 100 anni gli avvistamenti di questi mammiferi marini si sono concentrati soprattutto nei mari spagnoli e francesi vicini allo stretto che collega Atlantico e Mediterraneo, anche se non sono mancati gli esemplari che hanno fatto capolino nelle acque italiane – spiega la biologa marina, che aggiunge – dagli anni ’60 e ’70 dello scorso secolo si sono registrati circa una decina di avvistamenti tra Sicilia e Sardegna e poi, nel 1985 , è stata la volta delle acque liguri, con tre episodi: due a Sanremo ed uno a Finale Ligure. In ultimo c’è stato un caso confermato al 90% vicino all’isola di Capraia».
Ora i quattro esemplari di ieri si trovano ancora all’interno del porto di Pra, dove erano probabilmente entrati inseguendo dei pesci, forse tonni o cefali. Le quattro “killer whale” (“balena assassina” in inglese) sono monitorate costantemente dalla Guardia Costiera, che raccomanda ai curiosi di non disturbare le creature marine. Queste verranno anche fotografate per stabilire, dai loro tratti distintivi, se siano esemplari che appartengono al gruppo di Gibilterra.
PER FOTO E VIDEO SI RINGRAZIA GENOVA24.IT