La sanremese Fabiana parla della sua malattia al programma “Vieni da me”: «L’anoressia era la regina della mia vita»
La ventenne oggi è guarita e afferma: «Decido di scegliere la vita, gli alti e bassi, di scegliere la libertà»
Sanremo. «L’anoressia era la regina della mia vita». Descrive così la sua malattia la sanremese Fabiana Negrini, 20 anni, ospite del programma di Rai 1 “Vieni da me“, condotto da Caterina Balivo.
«Avevo abbandonato tutte le cure, non volevo più farmi aiutare, ero nella “luna di miele della malattia”», racconta Fabiana, che ripercorre anche il difficile momento in cui è finita in rianimazione a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute:
«Avevo il sondino, gli elettrodi, i battiti del cuore erano a 30, le analisi erano messe male perché ero in deperimento organico e mi hanno detto che non sapevano se avrei superato la notte. In quel momento volevo vivere, ma la mia mente è sempre stata divisa a metà: una parte razionale che voleva ancora guarire perché vedeva che c’era qualcosa che non andava e dicevo a mia mamma di andare a prendere un gelato e per me era già importante, ma l’altra metà, che era la malattia, prevaleva su tutto».
Un corpo ormai pelle e ossa, ma per la mente di Fabiana non era mai abbastanza: “É strana come sensazione perché io continuavo a toccarmi le gambe e sentivo sempre qualcosa da togliere, non è una cosa fisica, ma è mentale. L’anoressia ti porta via tutto, io volevo solo scomparire, mi sentivo un peso in termini di persona, volevo solo sentirmi importante, sentirmi abbastanza per qualcuno. Adesso riesco a capirlo, prima no», spiega.
Un momento difficile, dal quale la giovane sanremese è riuscita a riprendersi, anche grazie all’aiuto di specialisti che non l’hanno mai lasciata sola: «Piano piano ho iniziato a capire che qualcuno ha deciso di darmi una seconda possibilità e mi sono detta che la vita mi ha dato un’altra occasione quindi devo coglierla.
Ho fatto un lungo periodo di ricovero di sei e tre mesi. La mia prima colazione è stata dopo due mesi di sondino, i dottori mi hanno concesso di mangiare un the, uno yogurt e due fette biscottate, ero strapiena, ma ero felicissima, mi sono sentita come i bambini che mangiano per la prima volta. Oggi apprezzo il cibo in tutte le sue forme e non lo vedo come un nemico, ma come una medicina», ha concluso Fabiana.
Oggi Fabiana è guarita, è diventata una persona trainer, ma la sua storia ha toccato il cuore di molti e sono in tanti che hanno deciso di scriverle per mandarle un messaggio di conforto e speranza. «Spero con tutto il mio cuore di riuscire a trasmettere un briciolo della mia forza anche a tutte quelle persone che oggi soffrono di disturbi del comportamento alimentare.
Il regalo più grande che possiate farvi è quello di scegliere la libertà. Quindi decido di scegliere la vita, gli alti e bassi, di scegliere la libertà», questo è il pensiero che Fabiana ha affidato al suo profilo Facebook per ringraziare coloro che le hanno mandato un pensiero.