Di Muro e Viale all’attacco del governo: «Risorse scarse per emergenze, infrastrutture e sanità»
La Lega rilancia la manifestazione di oggi contro le tasse e critica la manovra
Imperia. La Lega provinciale, per voce Flavio Di Muro e Sonia Viale, lancia il No Tax Day che si tiene oggi in tutta Italia (in Liguria a Genova) e coglie l’occasione per fare il punto sulla manovra finanziaria e sulle contestazioni che il Carroccio muove al governo PD-M5S.
Secondo l’onorevole e la vice presidente della Regione, tolta la salvaguardia delle clausole dell’Iva nella finanziaria, in discussione in Parlamento e che dovrebbe essere licenziata entro la fine dell’anno, non ci sono misure di sviluppo. «Come Lega pensiamo che occorra liberare risorse per far girare l’economia. Un atteggiamento come questo che mira a punire tante piccole situazioni per fare casse, per noi non può essere accettato. Speriamo che duri poco questo governo – continua Di Muro -, i segnali di crisi da parte della maggioranza ci sono tutti. Questa potrebbe essere la prima manovra finanziaria varata in mancanza di una partecipazione attiva dei parlamentari, visto che con buone probabilità dovrebbe essere posta la questione di fiducia sia in Senato che alla Camera: sarebbe la prima volta nella storia repubblicana».
Tassa sulla plastica, tassa sullo zucchero, la cedolare secca sui negozi che viene tolta… Una serie di micro tasse che non è bilanciata da investimenti ritenuti necessari per la Liguria, spiegano Di Di Muro e Viale: «Questa manovra non tiene conto di specificità della provincia di Imperia e più in generale del Paese. Primo su tutte l’isolamento infrastrutturale. A oggi non ci sono adeguate risorse per la gestione post-emergenziale. Sono previsti 50 milioni per 13 Regioni a copertura delle somme urgenze dovute all’ultimo nubifragio, a fronte di 500 milioni richiesti solamente dalla nostra Regione. A Pieve, Rezzo, Rocchetta Nervina, come anche nei comuni più grandi Ospedaletti, Ventimiglia, Imperia, lo Stato non garantisce che le anticipazioni di cassa siano restituite alle comunità locali. C’è molto sul new green deal ma quasi niente sul dissesto idrogeologico. Il raddoppio ferroviario del Ponente ligure manca di un miliardo e mezzo di risorse. Niente soldi per l’Armo-Cantarana o per il progetto delle autostrade del mare.
Proporrò – continua l’onorevole leghista – di aumentare il bonus fiscale per i frontalieri e pensionati (anche se la misura è stata già bocciata dalla maggioranza), di finanziare le opere di cui necessita la Statale 28, il rifinanziamento della zona franca urbana di Ventimiglia da parte dello Stato e cercheremo di trovare più risorse per infrastrutture e emergenze. Ma siccome nella manovra si rischia di non uscirne con nulla di tutto ciò, io chiederò che venga emanato un “decreto Ponente” che includa norme di semplificazione e finanziamenti straordinari per il nostro territorio che è stato tra i più colpiti dalle ondate di maltempo».
Viale rincara la dose sul fronte che le è più proprio, la Sanità: «La nomina di un ministro per le disabilità era stata la nostra prima misura con il vici-premier Salvini. Invece con il Conte-bis non solo c’è stata l’eliminazione del ministero ma sono stati stanziati fondi insufficienti per queste persone.
A fianco della manovra è in discussione il piano della salute. Il governo ha tolto i rimedi che erano stati pensati per sopperire alla mancanza di medici. Senza medici ci vedremo costretti a chiudere i reparti. Era stato proposto da tutti gli assessori alla Sanità delle regioni italiane di permettere agli specializzandi di praticare nelle corsie di ospedali, una valvola di sfogo che pretendiamo. Su questo daremo battaglia.
Come Regione con Alisa abbiamo recuperato nel nostro bilancio le risorse per avviare anticipatamente il rinnovo delle apparecchiature mediche. Arriveranno due nuovi acceleratori lineari che saranno assegnati all’ospedale di Sanremo».