“Amici fragili”, il libro di Davide Barella che svela la passione di Faber per Salgari

28 dicembre 2019 | 07:00
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Un viaggio alla scoperta dei personaggi di Salgari, ma anche un modo nuovo di ascoltare brani quali “Fiume Sand Creek”, “Khorakhanè”, “Se ti tagliassero a pezzetti” e altri ancora

Ventimiglia. Come nelle più belle storie, nasce tutto da una passione. Una passione comune, quella per le opere di Emilio Salgari, che accomuna l’insegnante, drammaturgo e scrittore, ventimigliese d’adozione, Davide Barella e uno dei più grandi cantautori italiani: Fabrizio De André.

Una storia che nessuno vi aveva mai raccontato e che oggi, a vent’anni dalla morte dell’indimenticabile Faber, è raccolta in un libro snello e accattivante: “Amici fragili (Fabrizio De André & Emilio Salgari)“, dato alla stampa da Eretica edizioni lo scorso 16 dicembre.
Coadiuvato dalla moglie, Fabiana Ferraris, curatrice del volume e autrice della ricchissima bibliografia di base proposta a chiusura del libro, Davide Barella ha svolto un interessante lavoro di ricerca filologica, trovando nell’opera di Salgari l’ispirazione per alcune delle più belle canzoni di De André.

«Duemilanovecentocinquantaquattro metri da percorrere a piedi: questa è la distanza odierna fra via della Coscia, a Sampierdarena, e il cuore di via Del Campo, nel bel mezzo del centro storico di Genova. Quasi tre chilometri che sono intrisi di emozioni, ricordi, visioni, evocazioni, ma soprattutto storie». Inizia così il viaggio parallelo che, partendo dal capoluogo ligure, porta il lettore alla scoperta della vicinanza poetica tra Faber e Salgari. Lo stesso modo di sentire le cose, la stessa visione, la stessa volontà ferrea di prendere le parti dei più deboli, fragili, ultimi tra gli uomini.

«Tutto nasce da un’intuizione legata a un personaggio del romanzo “Le pantere di Algeri”, il rinnegato Scipione Cicala, che in “Creuza de ma”, album capolavoro del cantautore genovese, troviamo come Sinàn Capudàn Pascià – racconta Barella – L’idea che De André abbia letto, e finanche amato, Emilio Salgari, ha trovato conferma e conforto direttamente da Dori Ghezzi attraverso la Fondazione “Fabrizio De André”» .

Da questa scoperta l’autore ha comparato la produzione dei due grandi, fragili, geni antimperialisti, entrambi cantori degli ultimi e difensori dei deboli, trovando interessanti corrispondenze e perfino incredibili analogie.
Leggere “Amici fragili” è un viaggio alla scoperta dei personaggi di Salgari, ma anche un modo nuovo di ascoltare brani quali “Fiume Sand Creek”, “Khorakhanè”, “Se ti tagliassero a pezzetti” e altri ancora. Il libro di Davide Barella è, dunque, un dono doppio: permette al lettore di avvicinarsi alla narrativa di un autore spesso non valorizzato come dovrebbe, quale Emilio Salgari, e al contempo regala uno sguardo nuovo sul cantautore più amato e conosciuto, Fabrizio De André.

Al momento il libro è acquistabile solo in versione cartacea al costo di 14 euro in tutte le librerie d’Italia e online anche sul sito della casa editrice Eretica. Solitamente,dopo alcuni mesi, l’editore fornisce anche la copia ebook.

Gli autori

Davide Barella ha 47 anni e vive in provincia di Imperia. È laureato in Lettere. Insegnante, drammaturgo, lavora da oltre 20 anni nel campo del teatro sociale (scuole, carceri, disabilità, comunità, centri di accoglienza, biblioteche).
Ricercatore e conferenziere salgariano, studioso di letteratura dei territori, ha scritto i saggi “Il Conte di Ventimiglia” (2017) dedicato al Corsaro Nero e il seguito “I Ventimiglia. Conti. Corsari. Eroi” (2018) sul famoso casato trattato in oltre cinquant’anni di letteratura avventurosa. Come curatore ha seguito, commentato e annotato l’antologia “Dalle Liguria alle Antille” in uscita a febbraio 2020 presso Il Canneto Editore di Genova, che contiene un racconto perduto e ritrovato di Emilio Salgàri, uno scritto considerato il vero e proprio prequel della saga dei Ventimiglia. Alcuni suoi studi sono stati pubblicati su Italia Medievale e Historia Regni, mentre a marzo 2020 uscirà un suo saggio inedito sul numero celebrativo dei 25 anni della rivista storico-scientifica Intemelion.

Fabiana Ferraris è la moglie di Davide Barella, classe 1972. È laureata in Giurisprudenza, con specializzazioni in economia delle cooperative e in scienze dell’educazione; attualmente sta completando un master in economia politica.
Dopo un vita passata a lavorare in ambito educativo, ora è docente di scuola secondaria di primo grado (medie). Collabora da sempre ai progetti del marito, grazie anche a trascorsi professionistici nel campo del teatro. In “Amici fragli” ha supervisionato la parte saggistica e curato direttamente la “Proposta per una bibliografia di base su Fabrizio De André”, una voluminosa disamina dal taglio romanzato sulle pubblicazioni dedicate al cantautore genovese, che colleziona dall’età di 15 anni.