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Toti da Imperia chiede al Governo un piano per le emergenze

28 novembre 2019 | 19:30
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Toti da Imperia chiede al Governo un piano per le emergenze

Oggi l’incontro con i sindaci per la conta dei danni a seguito dell’ultima ondata di maltempo

Imperia. «Ho voluto incontrarvi come è stato fatto prima con i sindaci del Savonese per cercare di risolvere situazioni che si sono create sul territorio. Abbiamo chiesto al Governo due tavoli: il primo su cui concordare il piano di gestione delle emergenze: la A6, il rafforzamento dei  treni, il pagamento delle spese sanitarie di presidio che stiamo attrezzando per far fronte alle strade isolate e poi serve che il Governo riconosca la specificità della Liguria attraverso un tavolo che abbia il potere di chiedere interventi legislativi straordinari per sbloccare opere, dando un’adeguata copertura economica per la ristrutturazione e la messa in sicurezza delle infrastrutture e per concordare e ristrutturare quello che c’è implementandolo. Siamo ai limiti per garantire il diritto dei cittadini alla mobilità che è un diritto costituzionale». Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso dell’incontro con i sindaci dell’Imperiese per la conta dei danni a seguito dell’ultima allerta rossa.

All’incontro, oltre al presidente Toti, ha preso parte anche la vicepresidente e assessore regionale alla salute Sonia Viale, l’assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone, l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola, l’assessore ai Trasporti Gianni Berrino e il presidente del consiglio regionale Alessio Piana.

 Dopo la richiesta danni inviata questa mattina da Toti al governo per un ammontare di 450 milioni di cui 85 milioni di euro di somme urgenze, 15 milioni per gli interventi di prima necessità e 350 milioni di euro per danni strutturali, che si aggiungono agli 80 milioni di euro già richiesti per la precedente ondata di maltempo, Toti ha comunicato di aver richiesto all’ esecutivo  la possibilità per i comuni di procedere per via speditiva sulle somme urgenze al di sotto dei 500mila euro. Una modalità per consentirebbe alle amministrazioni locali di agire subito, senza rilevazioni in loco da parte del dipartimento di protezione civile nazionale.

E in attesa di una conta dei danni esatta in cui siano inseriti anche i danni ai privati, sul territorio le frane continuano e la situazione è in evoluzione anche nelle piccole frazioni.

E intanto domattina dopo il vertice con la Procura e i tecnici di autostrade potrebbe essere aperta la A26, così come la A6 nella careggiata a sud.

Toti ha ricordato di aver già chiesto al Governo un decreto ad hoc per le regioni colpite dal maltempo, per poter intervenire  con poteri di protezione civile e ha ricordato il piano infrastrutturale di priorità presentato all’esecutivo.

«Solo il Terzo Valico è iniziato e il passante ferroviario di Genova, ma tutte le altre opere no. Mi stupisce – ha detto Toti – che qualcuno dica che dalla regione non sono arrivate richieste: sia sul dissesto ma anche dal punto di vista strutturale abbiamo presentato tutte le richieste. Se qualcuno ci avesse ascoltato,  oggi  ci sarebbero alternative credibili dal punto di vista infrastrutturale alle strade su cui si sono abbattute le frane, saremmo in una situazione migliore».

Presentate le vostre somme urgenze, ha detto ai sindaci Toti, che verranno gestite dal dipartimento di protezione civile. E’ un primo passo ma non appena avremo un interlocutore ci possiamo concentrare sul domani e dopodomani.

E intanto domani il presidente Mattarella sarà a Genova per il congresso dell’Associazione nazionale Magistrati, ma prima si incontrerà con il presidente Toti per fare il punto sul maltempo. «Ringrazio il Presidente – ha detto Toti –  e spero che il nostro colloquio e il suo intervento possa smuovere la sensibilità del governo non solo sull’oggi ma sulla programmazione e sulll’attenzione alla costituzione di una Piattaforma Liguria».

L’assessore ai trasporti Gianni Berrino nel corso dell’incontro con i sindaci, a cui è seguito quello con le categorie produttive, ha comunicato la prossima implementazione di treni che avverrà a partire dal 5 dicembre: il Ministro dei trasporti si è impegnato a implementare i treni dal 5 dicembre  sulla Torino Savona Ventimiglia che continuerà fino all’8 gennaio e per tutti i fine settimana successivi fino a primavera. E ancora una volta si è rivolto al Governo sollecitando il raddoppio Finale Andora, chiesto da quattro anni da Regione Liguria per poter scendere sotto le due ore di percorrenza tra Genova e Ventimiglia. Richiesta anche un’autorizzazione all’esecutivo per un collegamento Tpl tra Imperia e Nizza, necessaria per consentire all’azienda che verrà individuata di poter fare trasporto pubblico.

Per quanto riguarda le misure intraprese a seguito della frana che ha interessata la strada di accesso al Comune di Rocchetta Nervina (SP 68) l’assessore Sonia Viale ha comunicato:

  • Presenza di un presidio sanitario fisso in paese a monte della frana con stazionamento di un’ambulanza della Croce Azzurra di Valle Crosia
  • Realizzazione di un percorso d’urgenza di circa 60 metri in un terreno a monte della frana per gli eventuali trasferimenti in barella
  • Gli eventuali codici rossi saranno garantiti tramite ambulanza o elisoccorso Liguria  e Piemonte, nel caso in cui quello ligure fosse impegnato altrove.

DISTRETTO 3 IMPERIESE

In Valle Arroscia risulta isolata la frazione Calderar dove non ci sono ad oggi pazienti in trattamento domiciliare. Nel caso in cui si dovesse procedere alla chiusura della strada vi è la possibilità di utilizzo di strade alternative con il coordinamento del 118; per la frazione di Vessalico attualmente isolata si segnala che non vi sono pazienti in assistenza domiciliare.