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Sciopero al Secolo XIX, la solidarietà dei colleghi di Riviera 24

15 novembre 2019 | 09:38
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Sciopero al Secolo XIX, la solidarietà dei colleghi di Riviera 24

Il quotidiano genovese oggi non è in edicola, previsti pesanti tagli al personale poligrafico

Stamattina il Secolo XIX non è in edicola. Attraverso una nota del Cdr i giornalisti del  quotidiano genovese, dopo aver appreso i contenuti del piano di riorganizzazione dei lavoratori poligrafici di Gnn – controllata del gruppo Gedi di cui il Decimonono fa parte – hanno deciso, infatti,  una giornata di sciopero.

Il piano prevede per il Secolo XIX  un esubero di 27 lavoratori su 38, quindi, quindi i giornalisti ritengono che ancora una volta l’azienda abbia deciso di far pagare la crisi del settore ai propri lavoratori.

«Il piano presentato dall’azienda -si legge nella nota –  rappresenta un ulteriore e grave impoverimento della testata e degli altri giornali del gruppo. Da anni, infatti, giornalisti e poligrafici de Il Secolo XIX sono chiamati ad affrontare con responsabilità tagli e sacrifici pur di tutelare la qualità dell’informazione e del prodotto, l’indipendenza della testata e il ruolo che questo giornale ricopre nel panorama dell’informazione nazionale grazie anche al forte radicamento sul territorio.
Il Secolo XIX non sarà in edicola per lo sciopero dichiarato dal personale poligrafico.  I giornalisti de Il Secolo XIX appoggeranno i poligrafici nelle iniziative che decideranno di intraprendere a difesa dei posti di lavoro e del giornale».

Da quando il quotidiano ligure con forte radicamento anche nelle province è stato acquisito dall’editoriale La Stampa (alla “fusione” alla pari tra la Sep di Perrone e l’Editrice la Stampa della famiglia Agnelli nel 2014 non ha mai creduto nessuno) e dopo essere stato acquisito dal Gruppo Espresso di De Benedetti con la creazione di Gedi, per il Secolo XIX e i suoi dipendenti, giornalisti, poligrafici,  non c’è stata più stata pace.

Certamente i quotidiani cartacei pagano errori del passato e l’esplosione del digitale e dei social media con il conseguente rafforzamento delle redazioni dei giornali on line.

Pur essendoci tra quotidiani on line e carta stampata una sana concorrenza non è pensabile, però, un panorama informativo completo e indipendente, senza l’autorevolezza e l’esperienza dei giornali di carta. Siamo ben consapevoli che alla lunga sarebbe un danno indifferente  anche per noi che lavoriamo negli on-line.

Queste sono notizie che non vorremmo mai leggere.