Savona, crolla viadotto A6. I vigili del fuoco scavano nel fango. Governatore Toti: «Serve piano straordinario per Liguria»
Nelle ultime 36 ore più acqua che nell’alluvione del 2014
Savona. «E’ chiaro a tutti che occorre un piano straordinario per mettere in sicurezza il nostro territorio e di ripristino delle strade, non possiamo inseguire tutte le volte danni così estesi che comportano enormi rischi per le persone e anche contraccolpi economici». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede della Provincia di Savona per fare il punto sulla situazione in val Bormida.
Secondo quando emerso da un primo sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco, la causa del crollo è legata, ha detto Toti «a un fronte franoso molto ampio e partito da molto in alto che ha investito la carreggiata autostradale provocando il crollo di due corsie nella carreggiata Savona – Torino e investendo anche l’altra carreggiata che è rimasta integra. Pochi minuti fa Autostrada dei Fiori ci ha comunicato l’integrità del manufatto, anche se resta chiusa perché interessata dall’area di frana e da un rivo d’acqua che ha cambiato il suo corso proprio a causa della frana».
«Come Regione abbiamo già stanziato risorse, con il Dipartimento nazionale della Protezione civile aggiorneremo le somme urgenze, ma serve uno sforzo in più per un piano globale di messa in sicurezza che si faccia il giorno prima, in modo da garantire una maggiore tenuta di nostre infrastrutture. A questo punto speriamo solo che la nottata si chiuda con una buona notizia e che nessuno sia rimasto coinvolto nel crollo del viadotto».
«Ora ci sarà la valutazione della Procura della Repubblica – ha continuato Toti – per stabilire cosa ha innescato la frana. A noi, come Istituzioni, compete ristabilire le normali condizioni di vita nel più breve tempo possibile. Riaprire le strade e garantire il presidio sanitario. Con lo stato di emergenza ci saranno le stime dei danni sull’intera regione. Ora, prima di tutto, dobbiamo vedere se questo ennesimo crollo ha comportato perdite di vite umane».
Nel frattempo il presidente Toti ha annunciato la presenza domani, lunedì 25 novembre alle 9.30, sul luogo del crollo del viadotto, del Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli. Un sopralluogo per verificare quanto accaduto a cui seguirà una conferenza stampa.
Toti ha ricordato che la frana che ha investito il viadotto autostradale é una delle moltissime che hanno colpito in queste ore il Savonese e in generale il territorio regionale, compresa Genova. «Abbiamo già anticipato al capo del dipartimento nazionale di Protezione civile Borrelli che stiamo già compilando le schede dei danni – ha aggiunto Toti – Inoltre come sanità abbiamo messo in atto misure che al momento sono sufficienti. Tra queste l’accordo con il 118 del Piemonte per effettuare interventi importanti, nel caso in cui non si riuscisse ad arrivare all’ospedale San Paolo o al Santa Corona. Abbiamo aumentato il numero di automediche sul posto, ci siamo attivati anche per assicurare i pasti ai degenti».
«Nelle ultime 36 ore – ha aggiunto il governatore – la quantità di pioggia che è caduta è stata maggiore di quanto avvenuto nel 2014, in cui già si era registrata una situazione eccezionale. Quanto accaduto con il crollo del viadotto ha messo ancora più in evidenza, se ce ne fosse stato bisogno, l’estrema fragilità del nostro territorio a cui servono misure e un piano eccezionale».
«Ora – ha concluso Toti – ci sarà la valutazione della Procura della Repubblica per stabilire cosa ha innescato la frana. A noi compete ristabilire le normali condizioni di vita nel più breve tempo possibile. Ci auguriamo solo che questo ennesimo crollo non comporti una perdita di vite umane».