Sanremo, standing ovation all’Ariston per la leggenda del jazz Herbie Hancock

1 novembre 2019 | 08:38
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Ha magistralmente chiuso i festeggiamenti per i 10 anni di UnoJazz&Blues

Sanremo. Non poteva esserci ospite più grande per chiudere in bellezza i festeggiamenti per i 10 anni del Festival UnoJazz&Blues. Dopo Stefano Bollani, Enrico Rava, Raphael Gualazzi e molti altri, ieri sera dal Teatro Ariston Herbie Hancock ha reso onorevolmente omaggio alla kermesse internazionale firmata UnoGas. Una leggenda vivente del jazz che ha scelto il palco sanremese per la tappa numero due delle tre previste in Italia del suo tour mondiale.

Per la gioia degli estimatori, il pianista e compositore americano ha regalato le magistrali note di Canteloupe Island, Chameleon, Actual Proof ma anche Come Running To Me, Secret Sauce e altri brani interpretati in quintetto con una line up di altissimo livello: Justin Tyson (batteria), James Genus (basso), Lyonel Loueke (chitarra) e Elena Pinderhugues (flauto e voce).

Una libidine per i sensi che ha stregato la numerosissima platea di questa vigilia di Ognissanti. Per il maestro, infatti, un teatro letteralmente sold out con appassionati arrivati da tutta Italia e anche dalla vicina Francia che non hanno esitato in applausi scroscianti, a piene mani.

Ma altro non poteva essere per l’ex bambino prodigio di Chicago che seppe conquistare l’altro mito del jazz contemporaneo, Miles Davis che nella sua biografia scrisse: «Herbie Hancock è stato il passo successivo a Bud Powell e Thelonious Monk; nessun’altro, dopo». Semplicemente immenso.