Sanremo, sgombero dei cantieri Vitulano dal Porto Vecchio. La causa deve ricominciare al Tar
La Suprema Corte accoglie il ricorso di Palazzo Bellevue senza entrare nel merito della diatriba
Sanremo. E’ destinata a protrarsi per chissà ancora quanto tempo la battaglia legale per lo sgombero dei cantieri Vitulano di base nel Porto Vecchio. La Cassazione, infatti, si è pronunciata quest’oggi a favore del Comune, rinviando la causa pendente di fronte del tribunale di Imperia al Tar
Il contenzioso per il possesso delle aree, iniziato di fronte al tribunale del capoluogo, aveva visto il Comune perdere sia in primo grado che in appello. Nel tentativo di ribaltare la decisione della giustizia civile, l’ufficio legale del municipio aveva presentato un ricorso sulla giurisdizione in Cassazione, sostenendo che il procedimento fosse di competenza della giustizia amministrativa e non di quella ordinaria. Ipotesi fatta propria dalla Suprema Corte che, pur non entrando nel merito, ha rinviato le parti a ricominciare il processo, eventualmente, dinnanzi al Tar.
Dato che i cantieri sono tornati a pieno titolo nelle mani dei legittimi proprietari, l’amministrazione comunale si trova di fronte alla necessità di emettere un nuovo provvedimento di sgombero, avverso il quale, questa volta, i legali di Vitulano dovranno opporsi ricorrendo al tribunale amministrativo regionale. Ma non è questa l’unica strada percorribile. Forti di due pronunce nel merito a favore dell’imprenditore della nautica, potrebbero essere gli stessi avvocati dei cantieri a interpellare il Tar per vedersi confermato, una volta per tutte, il possesso dello aree demaniali sulle quali insiste il progetto di restyling dell’approdo cittadino.