Sanremo, in Comune la sollevazione popolare dei volontari del canile
La protesta per i timori legati alla gara d’appalto, rinviata per aggiornamenti
Sanremo. Non per gli aumenti dei buoni pasto, non per l’impennata dei costi dei parcheggi o per gli aggravi sull’Irpef stabiliti solo pochi mesi fa dall’amministrazione comunale. La prima sollevazione popolare che si trova a dover affrontare la giunta Biancheri riguarda l’affidamento in appalto del servizio di ricovero dei cani e dei gatti randagi.
La sala del consiglio comunale, in cui questa sera si è discussa l’interrogazione del consigliere Artioli sul contestato appalto per il canile, si è riempita, come da tempo non si vedeva, di volontari e amici dell’Enpa – una delle due realtà che sul territorio ha in gestione uno dei due canili – preoccupati per le sorti del servizio da loro stessi offerto.
L’esponente della Lega ha presentato un’interpellanza urgente per avere chiarimenti sulle modalità con cui si è arrivati alla promulgazione del bando e sui criteri per l’aggiudicazione del servizio. «L’ufficio ha ritenuto di dover sospendere la gara su indicazione dell’amministrazione per rielaborare il bando tenendo conto di criteri diversi di quelli di partenza che favoriscano il benessere degli animali, ha spiegato l’assessore all’Ambiente Lucia Artusi in risposta.
Siamo disponibili a instaurare una commissione tecnica capace di stabilire i requisiti del futuro appalto che, alla luce delle normative, questo Comune è tenuto a fare».