Sanità, Pastorino (Linea Condivisa): «Essere malati in Liguria grazie a Toti e Viale è diventato un incubo»

15 novembre 2019 | 12:51
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Sanità, Pastorino (Linea Condivisa): «Essere malati in Liguria grazie a Toti e Viale è diventato un incubo»

«Nella Liguria di oggi vedersi fissare un appuntamento nella sanità pubblica nei tempi richiesti dalla criticità è utopistico»

Genova. Le dichiarazioni di Gianni Pastorino di consigliere capogruppo regionale di Linea Condivisa:

«Immaginate un giorno di sentirvi poco bene, accusate da qualche tempo una persistente pressione alla gola, dolori al collo oppure difficoltà gastrointestinali. Insomma, una serie di sensazioni anomale e sgradevoli che, pur senza essere gravi, vi convincono a fare accertamenti a partire dalle indicazioni del medico di base.

Immaginate che quegli accertamenti per dare una fotografia più chiara necessitino di esami diagnostici più complessi, che magari prevedono una Tac, una Pet, una risonanza magnetica…perché dal percorso di analisi emergono sospetti di una malattia autoimmune o altro, dubbio che i medici vogliono accertare.

Vi viene prescritta una richiesta che prevede l’urgenza. Chiamate immediatamente per prenotare e il primo posto libero, per un esame la cui prescrizione specifica che va fatto entro 10 giorni, è a giugno 2020. Tra 7 mesi.

Perché nella Liguria di oggi, vedersi fissare un appuntamento nella sanità pubblica nei tempi richiesti dalla criticità è utopistico. Il suggerimento che sotto-sotto viene dato è di rivolgersi alla sanità privata, “così si fa prima”.

Questo è l’incubo reale della sanità ligure – dichiara il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino – un caso ordinario, uomini e donne che hanno necessità di indagini diagnostiche specifiche in tempi brevi e che si ritrovano appuntamenti disponibili a mesi o anni, o peggio ancora liste bloccate e impossibilità di prenotare certi esami.

Poi c’è l’altra narrazione, quella fantasiosa di Giovanni Toti, Sonia Viale e Locatelli, che dopo passerelle e tappeti rossi ora parlano di futuribili investimenti nella sanità ligure, stranamente, 7 mesi prima delle elezioni regionali. Naturalmente il potere mediatico di questa giunta tenta di nascondere il fallimento sulla gestione della sanità.

Queste situazioni gravissime ma divenute ormai ordinarie sono già emerse in commissione sanità – sostiene il consigliere Pastorino – e sono state respinte dall’assessora Viale e dall’amministratore Locatelli, che hanno preferito dissertare sul funzionamento degli algoritmi piuttosto che dare voci e facce ai pazienti costretti a subire un calvario inaccettabile. Noi questo caso lo denunciamo perché nella programmazione della sanità pubblica i pazienti e le loro storie devono tornare al centro del dibattito; nel ripensare la governance di questa regione dobbiamo ripartire dalle persone e dai loro bisogni.

Non lasciamoci ingannare dai 200 milioni che sono stati magicamente sbloccati adesso, a ridosso delle elezioni: sono uno specchietto per le allodole – conclude il consigliere Pastorino – Questa giunta per 4 anni e mezzo non ha fatto altro che incentivare la gente a ricorrere al privato, perché l’obiettivo finale del duo Toti-Viale questo vuole: distruggere la sanità pubblica per affidarla completamente ai privati, lasciando sole e abbandonate le persone economicamente e fisicamente più deboli».