Sanità, Niccolò: «In Liguria percorsi terapeutici per maculopatie»
«Così garantiamo 7 iniezioni all’anno fuori da sale operatorie»
Genova. Un percorso diagnostico terapeutico appositamente dedicato ai pazienti affetti da maculopatia. È quello che recentemente ha lanciato la Regione Liguria attraverso l’assessorato alla Sanità su indicazione degli oculisti. A spiegarne le implicazioni, parlando con la Dire, è Massimo Niccolò, oculista e professore associato dell’Università di Genova: «I nostri pazienti – racconta a margine di un simposio organizzato da Aimo al forum risk management- potranno accedere più facilmente alle diagnosi e alle cure perché la diagnostica precoce è fondamentale per curare al meglio i pazienti». Non solo.
«Abbiamo cercato anche di specificare in questo percorso – prosegue – che le iniezioni, che rappresentano il trattamento primario per le maculopatie, dovrebbero essere svolte al di fuori della sala operatoria, in ambiente certamente pulito, idoneo, ma non riservato ad interventi chirurgici maggiori come quelli relativi alla cataratta o al distacco di retina».
Questo, evidenzia, «proprio per facilitare l’accesso ai pazienti che devono eseguire le iniezioni a cadenza spesso mensile. Mediamente – ricorda – si calcola che in un anno il paziente con maculopatia dovrebbe essere sottoposto a sette iniezioni. Purtroppo nella pratica clinica di tutti i giorni non riusciamo a raggiungere questo numero ed è per questo che il percorso diagnostico terapeutico, Pdta, può venire incontro a queste esigenze».