Processo per lo sgombero dei Balzi Rossi, “La Talpa e l’Orologio”: «Ci vediamo in Tribunale a Imperia»

Si terrà la seconda udienza per il processo al campo autogestito
Imperia. «Dunque il lancio della carta igienica non è da considerarsi pericoloso. Forse lo sapevamo già tutti, così come sapevamo che la dice lunga sul grado di stima che si nutre verso colui o coloro al quale è diretto. Si è reso però forse necessario, di questi tempi, ribadire come la contestazione, il dissenso e l’opposizione non siano “accessori” della democrazia, ma parte costitutiva e fondante di essa» scrivono gli attivisti del centro sociale La Talpa e l’Orologio.
«Per questo nessuno di noi è stato condannato: perché universalmente, fare rumore quando c’è un pericolo incombente serve per risvegliare l’attenzione, per fare girare le teste e mettere in allarme. E allora denunciare i soprusi e gli abusi, il razzismo e la falsità è, in un’ottica democratica, un buon – il migliore che si possa dare – servigio alla comunità tutta. Era una cosa ovvia ma l’arroganza e l’arrivismo dei politici e delle politiche locali, desiderosi di farsi belli davanti al loro capitano, ha spinto una Questura e un Tribunale, allora compiacenti, a istruire un processo farsesco, anzi più d’uno, con congetture che anche i testimoni dell’accusa hanno fatto fatica a confermare… ed infatti non ci sono riusciti.
Ma tant’è, ci siamo passati un po’ di giornate extra in Procura dove, in mezzo a processi per ‘ndrangheta e corruzione, le giudici hanno dovuto anche perdere del tempo per disquisire sulla carta igienica… Questa lunga campagna di mobilitazione ha però positivamente evidenziato la necessità e l’incisività dell’agire insieme, collettivamente, contro questo vetusto eppur rinnovato fascismo dilagante che oggi rappresenta un problema non solo italiano, ma europeo e mondiale. Da Salvini alla Le Pen, passando dal gruppo di Visegrad e tutti gli altri, questi sovranisti e nazionalisti con il loro capetto Trump vanno osteggiati quotidianamente per evitare di farsi abbindolare da un “fascismo scorreggione” (dallo slang inglese) che fa leva sui nostri istinti più bassi e viscerali, invece che sulla ragione e l’empatia.
E proprio da qui, invece, bisogna ripartire: da un percorso con al centro la solidarietà e l’umanità, all’interno di un movimento internazionalista di resistenza globale, dove vogliamo trovare la coesione e la capacità di
agire per le tappe che ci attendono e che, purtroppo, non sono state le prime e non saranno le ultime. Proseguiamo quindi da questo lunedì con la seconda udienza per il processo al campo autogestito dei Balzi Rossi. Ci vediamo alle 9.30 in Tribunale a Imperia».