Ospedali di Sanremo e Imperia, Condò: «Sono strutture superate e presentano disfunzioni di servizio»

«Credo non sia più il caso continuare a sostenere il fatto che la politica c’entri poco o nulla con le scelte negative fatte nella sanità in tutti questi anni»
Sanremo. «Gli ospedali di Sanremo ed Imperia sono strutture superate e presentano disfunzioni di servizio.
Questa è una delle motivazioni che dovrebbero giustificare la costruzione del del famoso ospedale unico di Taggia, fornite dall’Assessore Regionale alla Sanità in occasione dell’incontro di ieri sera al Palafiori a Sanremo» – dichiara Alessandro Condò di Sanremo Libera.
«Facendo una rapida e semplice ricerca su Google, si può tranquillamente evidenziare che:
-ospedale Besta di Milano: inaugurato il 29 Gennaio 1922;
-ospedali riuniti di Bergamo: inaugurati il 20 Settembre 1930;
-ospedale Galliera di Genova: inaugurato il 4 Marzo del 1888;
-ospedale Gaslini di Genova: inaugurato il 15 Maggio del 1938;
-ospedale Maggiore di Bologna: anno di fondazione 1955;
-ospedale San Martino di Genova: edificato nel 1923;
-ospedale Niguarda di Milano: edificato nel 1939;
-ospedale le Molinette di Torino: inaugurato nil 13 Novembre 1935;
-policlinico Gemelli di Roma: inaugurato il 10 Luglio del 1964;
-ospedale Caldarelli di Napoli: anno di costruzione 1927;
Tanto per citarne alcuni tra i più importanti, ma lista sarebbe ancora più lunga
– ospedale di Sanremo: inaugurato il 25 marzo 1934 in soli 3 anni. (Il nuovo Pronto soccorso è stato costruito in 6 anni e, ancora oggi, ci piove dentro);
– ospedale d’Imperia: edificato nel 1966;
Mi chiedo: com’è possibile che tutti questi ospedali, edificati più o meno negli stessi anni del nostro, possano essere ancora oggi dei centri d’eccellenza mentre quello di Sanremo dovrebbe essere considerato superato? Non è che se questi 225 milioni di euro fossero stati spesi nel corso degli anni per adeguare e modernizzare le strutture esistenti (ricordiamo che in tempi tutto sommato recenti, sia Villa Spinola che l’ospedale di Costarainera hanno cessato l’attività), probabilmente oggi tutti questi discorsi sarebbero aria fritta e i nostri ospedali sarebbero un po’ meno con l’acqua alla gola??
Credo non sia più il caso, in quanto lo ritengo poco corretto e non più credibile, continuare a sostenere il fatto che la politica c’entri poco o nulla con le scelte negative fatte nella sanità in tutti questi anni» – afferma Alessandro Condò di Sanremo Libera.