Imperia, appalto rifiuti: assegnazione della gara milionaria la Docks Lanterna ricorre al Tar

12 novembre 2019 | 09:00
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Imperia, appalto rifiuti: assegnazione della gara milionaria la Docks Lanterna ricorre al Tar

Nel mirino la doppia riparametrazione, il Comune si costituisce in giudizio

Imperia. Sull’affidamento dell’appalto rifiuti da 45 milioni di  euro alla De Vizia di Caserta, oltre ai necessari passaggi burocratici,  pende anche il ricorso al Tar Liguria da parte della impresa uscita “sconfitta”, la Docks Lanterna di Genova.

Spiegano dalla direzione dell’azienda genovese: «La prima fase della gara ci aveva visti vincitori, poi siamo stati esclusi per un vizio formale e riammessi sulla base di una richiesta di soccorso istruttorio. Successivamente, a buste aperte,  la Commissione ha effettuato la riparametrazione dei punteggi e per uno scarto di pochi decimali siamo risultati secondi. Non sono state riviste le tabelle tecniche, semplicemente la Commissione ha ritenuto che il sistema informatico avesse applicato erroneamente una formula, nonostante il codice degli appalti e l’Anac sconsiglino la doppia riparametrazione».

Nel mirino del ricorso ci sono anche le dichiarazioni rese dall’imprese vincitrice, la Di Vizia a proposito del proprio “stato di servizio”, eventuali precedenti e giudizi in corso che potrebbero minarne la “moralità”.

«La Commissione ha ritenuto si trattasse di “dati sensibili”, pur essendo pubblici e abbiamo ricevuto la documentazione relativa solo nelle ultime ore», è la precisazione di Docks Lanterna.

E a questo punto cosa succede? La Docks Lanterna ha chiesto che l’aggiudicazione venga sospesa per bloccare l’avvio del servizio previsto per il 1° dicembre, decisione che dovrebbe arrivare in un lasso di 15 giorni L’udienza sul merito potrebbe seguire a stretto giro, ma non in tempo per la data fissata dall’amministrazione.

Quindi si profila l’ipotesi dell’ennesima proroga tecnica alla Teknoservice.

Il Comune ha deciso di resistere in giudizio affidando l’incarico all’avvocato Lorenzo Cuocolo di Genova, per una consulenza pari a 16mila euro.