I ponti crollano anche in Francia, 27 strutture a rischio tra Alpi Marittime e Costa Azzurra
L’emergenza dopo il collasso di un ponte sospeso vicino a Tolosa
Non è solo l’Italia, dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, a mettere sotto la lente d’ingrandimento opere come viadotti e cavalcavia, per sincerarsi che non abbiano problemi strutturali. Dopo il collasso di un ponte sospeso vicino a Tolosa infatti, la Francia punta i riflettori sullo stato delle strutture ingegneristiche nelle Alpi Marittime francesi e nella Costa Azzurra. Su oltre 2.200 ponti, 27 richiedono lavori urgenti.
Secondo Nice-Matin i ponti classificati “3U” sotto la giurisdizione della Metropolis Nice Côte d’Azur sono otto. Uno dei quali è già stato chiuso: il Ponte Rosso, a Saint-Étienne-de-Tinée. Alain Philip, direttore dei servizi tecnici, spiega, in un’intervista a Nice-Matin, la procedura: “Tutte le parti del ponte vengono controllate ogni tre anni. Ogni elemento riceve un punteggio da 1 a 3, il punteggio peggiore viene applicato all’intera struttura”.
27 ponti pericolosi
Nelle Alpi Marittime – secondo quanto riporta “France bleu” – 27 ponti sono considerati pericolosi dalle comunità. Nove di loro sono sotto la responsabilità della metropoli di Nizza e 18 sotto quella del consiglio di contea. Tutti questi ponti classificati in “3U”: ciò significa che sono particolarmente monitorati e richiedono lavoro. Questo è ad esempio il Pont de la Goura tra Aspremont e Tourette-Levens, ora limitato a 19 tonnellate o il ponte di Salèse e il ponte di Boréon nella valle di Vésubie (saranno ricostruiti completamente l’anno prossimo perché le loro arcate sono molto danneggiate).
Il viadotto di Mathis Way in primo piano
Ci sono anche ponti fragili nelle città. La città di Nizza annuncia che il viadotto di Mathis Way sarà completamente ispezionato il prossimo anno perché il calcestruzzo si sta disintegrando in vari punti. Tuttavia, secondo la municipalità nizzarda, non vi è alcun rischio al momento perché non è classificato urgente. L’ispezione verrà effettuata in collaborazione con la SNCF perché la corsia preferenziale è attraversata dalle ferrovie.
Ispezioni ogni 1 o 3 anni
La metropoli di Nizza afferma di garantire il monitoraggio continuo dei suoi ponti con pattuglie e ispezioni approfondite ogni uno o tre anni, se necessario. La città spende 70 milioni di euro per mantenere i suoi ponti in efficienza.
FOTO PRESA DA FRANCE BLEU (Il ponte di Casterino nella valle del Roya, che è stato ristrutturato nel 2018 perché minacciava di crollare)