Imperia, anziano maltrattato badante lascia il carcere e va ai domiciliari

La figlia è stata denunciata ma entrambe le donne negano gli addebiti
Imperia. Lo scorso ottobre era stata arrestata, mentre la figlia Vincenza Piccinini di 37 anni denunciata con l’accusa di maltrattamenti aggravati nei confronti di un anziano vicino di casa avvenuti nel complesso delle case popolari del capoluogo.
Ora Amelia Russo, 54 anni, ha ottenuto, su ricorso del suo legale, l’avvocato Tito Schivo, gli arresti domiciliari dopo aver trascorso un periodo in una cella del carcere femminile di Pontedecimo.
L’indagine della squadra mobile, coordinata dalla procura di Imperia è scattata a seguito delle segnalazioni di alcuni vicini secondo le quali le due badanti si sarebbero rese responsabili di prevaricazioni: urla di dolore e rumori sordi, provenienti dall’abitazione sembravano, infatti, provocati da schiaffi. Sembra che le due donne gestissero anche la pensione dell’anziano e che la figlia della Russo avesse ottenuto la delega a operare sul suo conto corrente.
Sono stati, quindi, predisposte intercettazioni ambientali, grazie a una cimice installata nella camera in cui l’anziano viveva, sdraiato nel letto, con l’unica compagnia di un televisore che restava acceso giorno e notte. Sospettando di essere intercettate, madre e figlia avevano fatto “bonificare” l’alloggio e, pur con esito negativo, avevano cercato di modificare il proprio atteggiamento.
La più decisa sarebbe stata madre, che spesso avrebbe picchiato l’anziano anche mentre si occupava della sua igiene intima, con quelli che definiva “massaggi” o “massaggini’ ma che secondo gli inquirenti erano, invece, veri e propri schiaffi, finalizzati a ottenere l’obbedienza del proprio assistito. L’uomo, con problemi di incontinenza sarebbe stato anche deriso. In casa i poliziotti hanno trovato alimenti scaduti o inadeguati all’età e alle patologie. L’anziano è stato trasferito in una struttura idonea.
Prima di essere arrestata la madre ha aggredito un agente, circostanza che le è costata una ulteriore denuncia per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.