Forum risk management, a Firenze Prioli dell’Asl 1 Imperiese presenta il modello ligure di sistema sanitario regionale
Partnership pubblico-privato presentata come opportunità di miglioramento e potenziamento dei servizi per i cittadini e dell’ospedale di Bordighera
Imperia. Nell’ambito del principale appuntamento nazionale dedicato ai professionisti della sanità, che si concluderà il 29 novembre a Firenze, Marco Prioli, DG di Asl 1 e Antonella Valeri, direttore amministrativo di Asl 2, hanno rappresentato il percorso ligure di integrazione pubblico-privato che permetterà il potenziamento degli ospedali di Bordighera, Albenga e Cairo Montenotte.
Un trasparente accordo gestionale con i soggetti erogatori privati, in un contesto dove il controllo e la supervisione delle attività rimane pubblico, a garanzia della qualità dei servizi erogati ai cittadini, permetterà, tra l’altro, di riattivare i Pronto soccorso di questi ospedali.
La partnership, illustrata da Antonella Valeri e Marco Prioli, è stata oggetto di grande attenzione tra i professionisti del settore che hanno partecipato ai lavori del Forum, destando interesse e richieste di approfondimento.
Ai lavori ha partecipato, tra gli altri, anche la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale che ha messo in evidenza la forte determinazione della Liguria a proseguire lungo un percorso di riforma che sta dando risultati positivi per i cittadini, in un rapporto trasparente con tutti gli attori della sanità, pubblici o privati: «Sono molto soddisfatta che la platea di professionisti sanitari, esperti in materia, abbia compreso e condiviso come il progetto, nel suo complesso, permetta di rendere sostenibile anche la riattivazione di un servizio fondamentale come il Pronto soccorso, nell’ambito di una sanità sempre più a chilometro zero – sottolinea Sonia Viale, vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale. Questo dimostra come una sinergia tra attori pubblici e privati, permetta un’ulteriore implementazione di servizi al cittadino».
Il dibattito ha evidenziato come la partnership pubblico/privato, possa sviluppare nuovi modelli di gestione dell’Emergenza, a garanzia degli standard assistenziali e di riduzione dei tempi di attesa delle prestazioni, insieme alla possibilità di ampliamento delle prestazioni erogate in accordo con il SSR.