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Crollo viadotto sulla A6, Giovani Democratici Liguria: «É tempo per la politica di fare scelte coraggiose»

26 novembre 2019 | 15:38
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Crollo viadotto sulla A6, Giovani Democratici Liguria: «É tempo per la politica di fare scelte coraggiose»

«I recenti avvenimenti hanno dimostrato l’inadeguatezza del Concessionario, che pare preoccupantemente incapace di garantire e dimostrare lo stato di manutenzione delle infrastrutture»

Genova. Le parole dei Giovani Democratici Liguria in seguito al crollo del viadotto sulla A6  e al conseguente isolamento della Liguria:

«La tragedia di Ponte Morandi e il recente crollo del viadotto sulla A6, la chiusura “per verifiche tecniche”, da parte di Autostrade, di due viadotti sulla A26 (ora temporaneamente e parzialmente riaperta), rischiano di paralizzare la nostra Regione mettendo a serio rischio l’incolumità delle persone e lo sviluppo del nostro territorio.

I recenti avvenimenti hanno inoltre dimostrato l’inadeguatezza del Concessionario, che pare preoccupantemente incapace di garantire e dimostrare lo stato di manutenzione delle infrastrutture.

È tempo per la politica di fare scelte coraggiose, in questo senso è molto positiva l’immediata iniziativa della ministra alle infrastrutture Paola De Micheli. Siamo fiduciosi che il governo metterà in campo tutte le azioni necessarie per la creazione di una strategia di sviluppo della rete dei trasporti della nostra regione che permetta a tutti i Liguri di spostarsi e soprattutto di poterlo fare in sicurezza.

Oggi più che mai urge un serio piano di investimenti per la tutela e la messa in sicurezza del nostro territorio e la manutenzione straordinaria di tutte le infrastrutture esistenti, oltre alla realizzazione di nuove opere che consentano alla rete del trasporto ligure di essere più solida e connessa con il resto del Paese.

Con questo si determina il futuro della nostra Regione, altrimenti indirizzata verso un inesorabile declino e un inevitabile isolamento. Una Regione isolata, nel nostro mondo iperconnesso, non ha alternative all’involuzione e alla decrescita».