doccia gelata |
Altre News
/

Chiusura A26, Toti furioso: «Noi cittadini di serie C, in un anno e quattro mesi cosa hanno fatto?»

25 novembre 2019 | 23:05
Share0
Chiusura A26, Toti furioso: «Noi cittadini di serie C, in un anno e quattro mesi cosa hanno fatto?»

«Oggi Genova è totalmente isolata, è tornata a essere stasera quella che era prima degli anni Trenta»

Genova. «Lascia stupefatti che si arrivi a un anno e 4 mesi da ponte Morandi a provvedimenti così drastici senza che prima nessuno abbia pensato di intervenire. Oggi Genova è totalmente isolata, è tornata a essere stasera quella che era prima degli anni Trenta».  Così il presidente della Liguria Giovanni Toti entrando in prefettura a Genova dopo la comunicazione improvvisa della chiusura dell’autostrada A26 per verifiche tecniche sui viadotti Fado e Pecetti.

Toti è furibondo: «Mi chiedo che fine abbiano fatto gli ispettori del ministero, periti, controperiti, tutti coloro che per un anno e 4 mesi hanno analizzato tutto questo dove si poteva certamente rimediare invece di parlare troppo. Adesso occorre lavorare subito e attendo di sapere cosa il governo dovrà fare.  In un anno e quattro mesi in questa città si è fatto tantissimo e si continuerà a fare tantissimo. Mi chiedo, oltre alle chiacchiere e alle bagarre sulle concessioni, che cosa è stato fatto per garantire ai cittadini della Liguria di essere cittadini di serie A e non di serie C visto che qui le tasse si pagano come nel resto d’Italia. E mi chiedo che cosa comporterà da domani tutto questo, in un paese dall’economia molto fragile, per il primo sistema portuale da cui dipendono tutte le imprese e tutto l’export di Lombardia e Piemonte».

«Adesso occorre lavorare subito, attendo di sapere cosa il governo dovrà fare – ha concluso -. Cercheremo di parare questo colpo sperando che duri più a breve possibile. La Liguria è sostanzialmente isolata. È una situazione difficile da gestire anche in termini di protezione civile. Si tratta di garantire la sicurezza dei cittadini e insieme l’economia non solo di Genova e della Liguria ma del Nord Ovest d’Italia che dipende dai nostri porti. Di fatto oggi non viene garantito il diritto alla mobilità. Mi auguro che tutto questo si chiarisca in breve tempo», conclude il governatore della Liguria.

(articolo tratto da Genova 24)