Bordighera, l’ex sindaco voleva acquistare un terreno già del Comune per costruire la nuova scuola di via Pelloux



In consiglio comunale, senza le minoranze, il sindaco Ingenito espone le proprie perplessità
Bordighera. Cento anni di storia di Bordighera racchiusi in pochi minuti per dimostrare alla cittadinanza l’errore compiuto dalla precedente amministrazione, pronta a far acquistare, al Comune, un terreno che era già suo per costruire la nuova scuola di via Pelloux.
A riassumere i fatti, per rispondere all’interpellanza presentata sul caso dal consigliere di maggioranza Walter Sorriento, è stato il sindaco Vittorio Ingenito. Il suo intervento è stato ascoltato dallo scarso pubblico e dalla stampa. Ma non dai consiglieri di minoranza che, come annunciato a inizio del consiglio dallo stesso Giacomo Pallanca, hanno lasciato l’aula prima dell’esposizione delle interpellanze dirette a loro.
E così, Ingenito è partito dal 1917: anno in cui, con un atto di liberalità, lo scienziato Clarence Bicknell effettuava nei confronti del Comune di Bordighera un lascito sottoposto a determinate condizioni. Tre anni dopo, però, nel 1920, l’intera proprietà veniva erroneamente intestata, al Catasto, all’amministrazione della Biblioteca Bicknell compresa la porzione di terreno che invece, secondo le volontà di Bicknell, sarebbe dovuta rimanere in capo al Comune. Per ovviare a questa situazione di ‘irregolarità’ sulla carta, nel 1994 l’Istituto Internazionale di Studi Liguri ha inviato a Palazzo Garnier una lettera in cui si richiedeva di provvedere al frazionamento del terreno affinché la porzione destinata al Comune fosse correttamente intestata all’ente. Tutti atti, questi, che si trovano nel fascicolo all’Ufficio Patrimonio dedicato alla proprietà.
«Nel 2017 – spiega Ingenito – l’allora sindaco Pallanca ha inviato all’Istituto una manifestazione di interesse, da parte del Comune di Bordighera, ad acquistare la porzione di terreno in oggetto. Tano che in un recente incontro, quando ho evidenziato all’Istituto la necessità di procedere affinché la porzione di terreno venisse correttamente intestata al Comune di Bordighera, come atto propedeutico alla costruzione della nuova scuola, l’avvocato dell’ente ha rivendicato la proprietà della porzione stessa».
A non quadrare, sono in particolare alcuni aspetti del comportamento dell’ex sindaco, come sottolineato dal suo successore: «Innanzitutto – dichiara Ingenito -Evidentemente Pallanca non ha preso in considerazione la documentazione agli atti: sarebbe bastato un approfondimento per sapere che il Comune era già proprietario di quella porzione di terreno che si voleva acquistare, pertanto era del tutto inutile la manifestazione di interesse per un acquisto».
E non è tutto: «La lettera inviata dal sindaco nel 2017 non risulta agli atti dell’Ufficio Patrimonio (circostanza questa confermata dallo stesso ufficio al sindaco attraverso una mail, ndr), ma è stata infatti rintracciata, tramite una ricerca, solo presso l’Ufficio Protocollo», sottolinea sempre Ingenito che aggiunge: «L’invio della manifestazione d’interesse per l’acquisto, peraltro del tutto inutile, ha dato adito ad una trattava per cui l’allora sindaco non sarebbe stato competente e di cui l’ufficio patrimonio nulla sapeva, dal momento che il documento non risulta ai suoi atti».
Ingenito ha definito anomalo il comportamento di Pallanca, esponendo all’assise le proprie «giustificate perplessità sulle procedure adottate». Conclude il sindaco: «Vorrei porre alla vostra attenzione il danno che si sarebbe creato per il Comune di Bordighera nel caso in cui l’iter fosse andato avanti. E’ questo l’aspetto che più mi preme sottolineare: un possibile spreco di denaro, mi sia concesso il termine, per un doppio, inutile, acquisto».