Bordighera, il consigliere Mara Lorenzi: «Il sindaco scelga strade istituzionali, non teatrini in consiglio»

«Se ci sono stati reati e/o comportamenti che ledono o hanno leso gli interessi cittadini e dello stato, il Sindaco è obbligato a denunciarli alle autorità competenti»
Bordighera. «Abbiamo letto in questi giorni la sequenza di Interpellanze che al prossimo Consiglio Comunale a Bordighera verranno presentate al Sindaco Ingenito da suoi consiglieri di maggioranza su
eventi che hanno coinvolto membri dell’ex-giunta Pallanca. Sembra doveroso informare coloro che rappresentiamo e tutti i cittadini che è sempre più faticoso servire con efficienza nel Consiglio Comunale di un’Amministrazione che ha scelto come progetto amministrativo per la città la rappresaglia contro la precedente amministrazione» scrive Mara Lorenzi di Civicamente Bordighera.
«Tale obiettivo crea a priori un’atmosfera di sospetto e antagonismo. E poichè i metodi scelti dal sindaco Ingenito per il regolamento dei conti sono tortuosi e intesi per umiliare invece di essere diretti e capaci di risolvere, l’atmosfera sta diventando tossica. E’ difficile mantenere la concentrazione su confronti produttivi per il futuro della città. Le ultime due trovate del Sindaco sono paradigmatiche di un comportamento poco trasparente e dimentico del suo ruolo istituzionale. Il 4 ottobre, al termine di un Consiglio Comunale
che aveva screditato dal punto di vista etico sia il Sindaco che la maggioranza, il Sindaco convocò i giornalisti ancora in sala e annunciò l’esistenza in città di un complotto inteso a farlo cadere per proteggere interessi di alcuni ex-amministratori. Accuse senza nomi e senza fatti.
Per sostanziare le accuse, ecco ora la strategia delle Interpellanze presentate da fedelissimi consiglieri di maggioranza (Pastore, Rodà, Sorriento). Le Interpellanze elencano domande che si dovrebbero rivolgere ai funzionari negli uffici, non al Sindaco in Consiglio Comunale. (Non sarebbero mai state presentate da Consiglieri che, per rispetto al Consiglio Comunale, preparano i loro interventi con le necessarie indagini preliminari). Quindi l’intento non è conoscere, ma umiliare e frustrare. Infatti, essendo l’Interpellanza uno scambio blindato tra l’Interpellante e il Sindaco in cui altri non possono entrare, ecco che i bersagli dell’Interpellanza saranno costretti al ruolo di spettatori di un teatrino in cui non possono intervenire.
La città chiede al Sindaco un comportamento da Sindaco, non da regista di teatrini. Se ci sono stati reati e/o comportamenti che ledono o hanno leso gli interessi cittadini e dello stato, il Sindaco è obbligato a denunciarli alle autorità competenti. Se i fatti ci sono stati, la città desidera che il Sindaco lo faccia al più presto. Purtroppo, questa è solo l’ultima delle istanze in cui il Sindaco risponde con risentimento invece
che con rigore alle difficoltà che trova sulla sua strada. Basta ricordare la denuncia alla Corte dei Conti non accessibile perchè mai protocollata, la richiesta di diretta FaceBook a chi chiedeva una conversazione confidenziale, l’arroganza nel negare i diritti delle minoranze che gli ha fatto rischiare un ricorso al TAR, fake news su consiglieri che non mantengono appuntamenti disdetti giorni prima, e ora il complotto. Il gioco è perverso e usa tempo ed energie che dovrebbe esser dedicati alla città. Non si può continuare in questo modo» conclude Mara Lorenzi.