A26, Mulé (Fi): «Sicurezza agli italiani è garantita?»

27 novembre 2019 | 17:01
Share0
A26, Mulé (Fi): «Sicurezza agli italiani è garantita?»

«Nel caso dei due viadotti chiusi non c’entra la natura, ma l’incuria dell’uomo»

Genova. «Oggi le chiediamo di dire la verità agli italiani dopo il crollo di un viadotto a causa di una frana sull’autostrada A6 in Liguria e la chiusura di altri due viadotti, sempre in Liguria, sulla A26 su decisione della Procura di Genova a causa di un possibile rischio di crollo. Nel caso dei due viadotti chiusi sulla A26 non c’entra la natura, ma l’incuria dell’uomo. Così come per numerosi viadotti che si trovano nelle stesse condizioni da nord a sud. Allora la domanda è semplice: ci sono su questi viadotti in questo momento le squadre degli ispettori del ministero? Detto ancora in forma più esplicita: si è preoccupato di garantire gli italiani e la loro sicurezza?». Lo ha detto Giorgio Mulé, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, intervenendo nell’emiciclo di Montecitorio nel corso del Question Time con il ministro De Micheli.

«Ministro – ha aggiunto -, è necessario guardare ai fatti perché i fatti ci guardano e il loro sguardo è impietoso. Gran parte delle responsabilità sono del ministero che lei guida. Perché se il politico deve essere in grado di prevedere cosa accadrà domani, il mese prossimo e l’anno prossimo, beh sulla vigilanza per voi il tempo si è fermato, vi siete distratti e voltati da un’altra parte. Il ministero che dovrebbe vigilare ma che non vigila è rimasto dunque inerte. C’è altro: non dite che nella legge di stabilità cioè la legge Penelope che scrivete di giorno e cancellate la notte ci sono 50 miliardi per le infrastrutture. È falso, le risorse vere e cioè in cassa per il 2020 come da tabella allegata sono appena la miseria di 720 milioni. Continuate a fare del vostro peggio che noi di Forza Italia continueremo a fare del nostro meglio, vi staremo addosso affinché venga garantita la sicurezza dei cittadini e la prevenzione della nostra rete autostradale e ferroviaria. Lo dobbiamo ai nostri figli e al loro futuro».