Sanremo, varato il nuovo piano di protezione civile. Come affrontare in maniera moderna le emergenze
L’ultimo aggiornamento del documento risaliva al 2001
Sanremo. La giunta comunale vara il nuovo piano di protezione civile. A diciotto anni di distanza dall’approvazione dell’ultimo documento contenente le linee guida per operatori, volontari e semplici cittadini, il documento curato dal comandante della polizia municipale Claudio Frattarola (che ha la responsabilità dal 2017 della protezione civile), si può definire a buon diritto un vero e proprio nuovo piano e non un semplice aggiornamento.
Dal 2001 al 2019 di cose ne sono cambiate tante e di calamità naturali il Paese intero ha dovuto viverne di devastanti. Motivo per cui a cambiare è tutto un sistema che era, per fare un esempio emblematico, ancora sganciato dalle procedure odierne collegate alle allerte colorate – verde, giallo, arancione e rosso – per ognuno dei quali codici corrisponde una certa procedura cautelativa che l’autorità pubblica è tenuta ad applicare.
«E’ un primo passo per affrontare in maniera più moderna il discorso dell’attività preventiva – commenta Frattarola. Abbiamo incaricato un emergency manager di studiare la nostra città. Si sono tenuti vari sopralluoghi con i tecnici, con un focus particolare sui torrenti e i rii. A seguito del confronto costante con gli uffici comunali si è arrivati alla stesura di un regolamento che definirei dinamico, al quale continueremo a lavorare per portare aggiornamenti costanti».
A chi è rivolto il nuovo piano di protezione civile? A tutti. Dagli operatori, ai volontari fino al cittadino. Sarà questo il leitmotiv della campagna di comunicazione che partirà a giorni, promossa dal settore Gestione Emergenze di Palazzo Bellevue, nella quale sono indicati i “sei comandamenti” da rispettare in caso di emergenza.
Punto primo: prestare attenzione alle indicazioni ufficiali diramate tramite radio, televisioni e altoparlanti, comprese le “notifiche” che ricevono sui propri smartphone gli utenti dell’applicazione Comune di Sanremo Protezione Civile. Due: rinunciare a mettere in salvo beni e materiali e cercare un luogo sicuro. Tre: non cercare di raggiungere la propria destinazione ma rifugiarsi nello stabile più vicino e sicuro. Quattro: non prendere l’automobile. Cinque: evitare di andare in giro a piedi su strade in pendenza, vicino ai porti, nei sottopassi. Sei: dirigersi verso i piani alti degli edifici.
Nel nuovo piano di protezione civile sono stati individuati, tra le altre cose, i famosi centri di raccolta e ammassamento di persone. Il più importante dei quali è stato ubicato in Valle Armea presso il mercato dei fiori, dove, se si renderà necessario, si alloggeranno le persone sfollate. Nei campi sportivi, invece, è stata prevista la creazione di luoghi deputati all’assistenza dei feriti, mentre tutta una serie di centri di raccolta vivande è dislocata dalle frazioni fino a centro.
L’invito del comandante è quello di andare a leggersi e magari studiarsi, una volta pubblicato, il documento. «Oggi prevenire vuol dire principalmente essere coscienti di come affrontare possibili situazioni di pericolo in modo autonomo – conclude Frattarola -, per prevenire l’intervento dei soccorsi».