Sanremo, le Pascoli generano ancora bagarre in consiglio comunale. Il leghista Artioli vota con la maggioranza
«Ci fosse anche Belzebù una pratica sulla scuola la voto», ha spiegato il consigliere
Sanremo. Prima gliele canta di santa ragione alla maggioranza Biancheri ma quando è il momento di dimostrare il suo dissenso vota a favore. Nel consiglio comunale di questa sera si è riproposto il “caso Artioli”.
Il consigliere leghista, fatte le sue valutazioni, si è nuovamente discostato dalla linea del partito, del capogruppo Ventimiglia e di tutta la minoranza che durante il voto sulla pratica relativa al finanziamento del trasferimento delle scuole superiori ex Pascoli al mercato dei fiori ha optato per uscire dall’aula. «Ci fosse anche Belzebù alla guida del Comune, una pratica sulla scuola la voto», con queste parole ha giustificato il suo operato Artioli. Un gesto a sorpresa che ha scatenato il mugugno dei consiglieri di opposizione e qualche battuta tra quelli dell’Amministrazione in carica.
Per la serie quando una pratica apparentemente semplice può riportare a galla una vicenda dagli strascichi polemici che ha dato il destro alla minoranza per criticare nuovamente la gestione dell’intera vicenda da parte del sindaco Biancheri. Oggetto del contendere le cifre “promesse” dalla Regione a Palazzo Bellevue che, secondo i consiglieri di Liguria Popolare Sergio Tommasini, di FdI Luca Lombardi, Forza Italia Simone Baggioli e lo stesso Ventimiglia della Lega, non potevano essere iscritte nel bilancio preventivo nella loro ipotesi più ottimistiche: ovvero 1 milione e 400 mila euro, poi ridotte a soli 800 mila euro, fatto che ha obbligato il ritorno della questione in consiglio.
A rischiare di trasformare la situazione in una sorta di “disaster movie” per la Lega è stato un ordine del giorno a firma dello stesso Artioli (su un debito fuori bilancio) che non risulta essere stato discusso e tantomeno visionato dai componenti del suo gruppo e dagli altri colleghi di opposizione. Odg accolto favorevolmente da Il Grande, molto meno dal capogruppo di Sanremo al Centro Nocita e da quello del PD Robaldo. Per salvare capra e cavoli, la proposta finisce per essere ritirata nel caos delle voci dei consiglieri favorevoli e contrari. Bellini battezza la vicenda come una “caccia alle streghe” e minaccia di abbandonare l’aula. Artioli se ne va non senza salutare calorosamente il primo cittadino.
Cambiando discorso, è passato con voto all’unanimità un ordine del giorno della consigliera Federica Cozza che impegna il sindaco e la giunta a dare concreta e puntuale applicazione alla legge che prevede la piantumazione di un albero per ogni nato. A inizio seduta il presidente Il Grande ha comunicato la nomina per la Fondazione Borea della dottoressa Renata Maria Ghizzoni in sostituzione del presidente dimissionario, l’architetto Gerolamo Giovanni Novaro.