Sanremo, Lauro profana Tenco. Capossela sorprende. Silvestri, Agnelli e tanto Rancore scaldano la prima del Premio

18 ottobre 2019 | 00:57
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La Rassegna torna questa sera con il Premio Tenco 2019 Eric Burdon

Sanremo. “Come fa a volare la colomba?” “Non lo so, ci vorrebbe un mago”. E proprio come hanno ironizzato i suoi conduttori, è stato un “mago” a far decollare la prima serata del Tenco dedicato alla storia del Festival di Sanremo.

Scansando ogni polemica, la 43esima Rassegna della canzone d’autore è stata aperta da Achille Lauro omaggiando, come da consuetudine, Luigi Tenco.  Uno show in piena regola dove il “ribelle” della musica italiana, con trucco marcato e costume scenografico, ha calato il tris composto da Rolls Royce, 1969 e C’est la vie.

C’è a chi è piaciuto e a chi no. Di certo il rapper di Verona ha stregato i due conduttori, il veterano Antonio Silva e l’eclettico Morgan che seduto al pianoforte ha ricordato Nilla Pizzi e la sua Vola colomba, il brano vincitore del Sanremo del lontano 1952, simbolicamente chiamato a battezzare questa edizione del Tenco.

La serata è proseguita con le Targhe 2019. Quindi a succedersi sul palco dell’Ariston sono stati: il sacerdote Vinicio Capossela (disco assoluto); i sensazionali Daniele Silvestri, Manuel Agnelli e Rancore (canzone singola); e poi quella rivelazione di Fulminacci (opera prima). E ancora, Enzo Gragnaniello (album in dialetto); Alessio Lega (interprete di canzoni); e Piero Fabrizi che ha ritirato la Targa per gli Adoriza (album collettivo a progetto). Tra ballate e vecchie fisarmoniche, la canzone d’autore è così – finalmente – tornata a essere protagonista.

La Rassegna ideata da Amilcare Rambaldi, papà anche del Festival di febbraio, torna questa sera con il Premio Tenco 2019 Eric Burdon e, tra gli altri, Sergio Cammariere, Ron, Stadio e Nina Zilli.