Rischio Seveso “soglia alta”, in Costa Azzurra un impianto a meno di 40 km in linea d’aria da Ventimiglia



E’ una fabbrica di profumi
Bar-sur-Loup. Nel piccolo comune della Costa Azzurra, a pochi chilometri da Nizza e a meno di 40 in linea d’aria dal confine con l’Italia, ci sono due stabilimenti industriali potenzialmente pericolosi per l’ambiente e gli esseri viventi.
Secondo quanto riporta Nice-matin sono stati classificati entrambi a “rischio Seveso”, dal nome dell’omonimo disastro, avvenuto il 10 luglio del 1976 nell’azienda ICMESA di Meda. L’incidente causò la fuoriuscita e la dispersione di una nube di diossina TCDD: sostanza chimica fra le più tossiche. Il veleno investì una vasta area di terreni dei comuni limitrofi della bassa Brianza, particolarmente quello di Seveso.
Tornando al caso d’oltralpe, i due impianti in questione appartengono alla “Mane et fils”, società francese che si occupa della produzione di profumi e in misura minore di agroalimentare. Dei due stabilimenti presenti nel territorio comunale, uno è considerato a “soglia Seveso” alta, mentre l’altro bassa. In Costa Azzurra ci sono altri 9 impianti considerati soggetti a tale tipo di rischio, con un solo altro a “soglia alta”: lo stabilimento Primagaz a Carros, poco più di distante di quello Mane dal confine italo-francese.
La paura di un incidente alle fabbriche, tra gli abitanti della zona, sembra essere vissuta, sembra secondo quanto riporta Nice-matin, con una visione fondamentalmente fatalistica di quanto potrebbe accadere.
Recentemente la Francia ha vissuto un episodio “simil Seveso” quando, nella notte tra il 25 e il 26 settembre scorsoun enorme incendio è divampato nella fabbrica chimica Lubrizol di Rouen, cittadina della Normandia, sprigionando un’enorme nube tossica che si è riversata sui campi e sull’abitato.