Licenziamento degli autisti della Croce Rossa di Ventimiglia, le preoccupazioni della FP-Cgil

14 ottobre 2019 | 19:19
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Licenziamento degli autisti della Croce Rossa di Ventimiglia, le preoccupazioni della FP-Cgil

Tomatis: «Aggravio drammatico della situazione dell’assistenza nel nostro territorio»

Ventimiglia. Licenziamento degli operatori della Croce Rossa, insorge il segretario della FP-Cgil Tiziano Tomatis che a nome del sindaco espone tutta la sua preoccupazione per l’incidenza sui lavoratori e sul servizio reso al territorio della decisione presa dal direttivo della pubblica assistenza: «Abbiamo appreso che dal I° Novembre 2019 la Croce Rossa di Ventimiglia non garantirà più il servizio di emergenza h24 così come i servizi ordinari di trasporto infermi.

Questo da quanto si apprende da una nota inviata in questi giorni dai Responsabili della CRI direttamente all’ASL. Per motivi ancora poco chiari ma riconducibili, probabilmente, a problemi di bilancio è stata presa la decisione di licenziare tutti e tre gli autisti soccorritori e dell’Infermiera adibita al Centro trasfusionale.

Tale decisione preoccupa fortemente il sindacato, sia da un punto di vista occupazionale ma in modo più allarmante verso  il quadro che si determinerà nei confronti della cittadinanza che, ad oggi si ritrova in balia di una sanità precaria, ospedali in via di privatizzazione, pronto soccorsi affollati e poco funzionali per carenza di personale medico e infermieristico e inoltre pochi o nessun investimento per l’assistenza territoriale che si rivela decisamente insufficiente.

Da questo è palesemente intuibile che, l’ulteriore soppressione di un servizio così importante come quello svolto dalla Croce Rossa e dalle Pubbliche Assistenze aggravi in modo drammatico la situazione dell’assistenza nel nostro territorio.

Il sindacato fa altresì presente che, la nostra provincia oltre ad essere particolare per quanto riguarda il collegamento stradale verso l’entroterra resta la provincia con il numero più alto di anziani di tutta Italia.

Alla decisione del direttivo della Croce Rossa sembra si siano opposti i volontari con una lettera inviata alla sede Centrale».