Ecco cosa devi sapere sulla conservazione dei semi di marijuana

18 ottobre 2019 | 10:54
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Ecco cosa devi sapere sulla conservazione dei semi di marijuana

Come qualsiasi organismo vivente, anche i semi di cannabis devono rispettare canoni di conservazione specifici

Tra i prodotti più acquistati sui portali online che riguardano l’ambito della canapa legale, vi sono le infiorescenze e il versatile olio CBD, nonché i semi di marijuana. Come qualsiasi organismo vivente, anche isemi di cannabisdevono rispettare canoni di conservazione specifici.

Innanzitutto, occorre acquistarli da rivenditori autorizzati che prevedano anche consegne veloci sul territorio, per evitare che le confezioni di semi rimangano esposte alle intemperie o persino a temperature estreme, che siano calde o fredde. Bisogna considerare, infatti, che la loro temperatura ideale è superiore ai 5 gradi centigradi ma non deve arrivare a 10, quindi un frigorifero come quello di casa, regolato in maniera adeguata, sarebbe l’ideale in cui riporli se non s’intende piantarli subito.

Anche l’umidità è un fattore fondamentale per la longevità dei semi e si assesta intorno al 30%. La confezione più adatta a dei semi come quelli di marijuana è la stessa che molti rivenditori utilizzano, ed è una sorta di provetta in polipropilene che si chiude ermeticamente e ha una forma conica: denominata “provetta eppendorf”, è un ottimo isolante e si presta ancora meglio al mantenimento dell’umidità costante se vi vengono inseriti piccoli cristalli in gel di silice. In mancanza di questi contenitori specifici, è possibile impiegarne di più semplici, sempre in plastica e richiudibili con un coperchio.

Un’altra condizione fondamentale per la conservazione, sarà di tenere i semi lontano da fonti di luce, perché potrebbero stimolarne il potere germinativo. Un altro fattore di rischio è costituito dagli insetti: a meno di non aver sigillato perfettamente i semi in un contenitore e poi nel frigo (o in un armadio ben lontano da luce e calore), una barriera protettiva che allontanerà questi sgraditi ospiti, i quali potrebbero rovinare irreparabilmente i semi, è la cosiddetta terra diatomea, un prodotto assolutamente naturale formato da alghe fossili.

Se si presta attenzione a tutti questi particolari fondamentali, i semi potranno essere conservati a lungo. In caso si volesse piantarli il periodo migliore sarebbe la primavera, come per la maggior parte delle piante. Le condizioni ottimali di caldo e umidità dovranno riprodurre quelle di una serra: in mancanza di questa, un trucco efficace potrebbe essere quello di collocare i semi tra due strati di carta assorbente inumidita con acqua distillata e riporli in una busta di plastica o sotto uno strato di pellicola trasparente per alimenti.

Come avrai notato stiamo usando il condizionale. Il motivo è molto semplice e lo spieghiamo subito qui di
seguito. In Italia la normativa non è chiarissima e, proprio per questo, è consigliabile evitare la coltivazione e usare i semi solo a scopo di collezione, così come spiegato anche sul sito ufficiale di justbob.it, uno degli shop online di riferimento nel nostro paese.

Va detto, infatti, che seppur privi di THC i semi, una volta piantati, possono generare delle infiorescenze che per loro natura ne contengono in quantità superiore ai limiti imposti dalla legge. Quindi, anche se in altri paesi europei la normativa è decisamente più chiara e tollerante anche nei confronti dell’uso dei semi, se si vive in Italia è meglio evitare di correre questo rischio, rinunciare alla coltivazione e usare i semi al solo scopo di collezionarli.