Bordighera, torna in consiglio il ‘caso Bozzarelli’. Ingenito: «Se si fosse iscritto al blog del M5s avrebbe ottenuto immunità»
Mozione respinta dal sindaco
Bordighera. «Le accuse rivolte al Partito democratico sono gravi, danneggiano l’immagine del Pd, e rappresentano un errore. Ma sono state sporte delle scuse. Quello che è successo, ha scatenato l’ira di un partito che, a mio avviso, non ha preso di mira il vicesindaco come istituzione, ma ha preso di mira la persona».
Lo ha detto il sindaco Vittorio Ingenito rispondendo alla mozione presentata dalle minoranze consiliari in merito alla richiesta di dimissioni di Mauro Bozzarelli, dai suoi incarichi di assessore e vicesindaco, a seguito di un post pubblicato sulla sua pagina Facebook in cui aveva scritto: «É evidente dai numeri che Salvini abbia sbagliato i suoi conti. Non ha tenuto in considerazione la voglia di Mattarella di riaffidare il paese al Pd. Avanti con i mercanti di bambini e gli antagonisti dello sviluppo».
Oltre a chiedere la sfiducia del vicesindaco, ha detto Ingenito: «E’ iniziata una attività volta a denunciare Bozzarelli, con un esposto alla Procura della Repubblica, una segnalazione al comando generale della Guardia di Finanza, poi è stata proposta una raccolta di firme per chiedere le dimissioni». «Credo che, forse, se anziché chiedere pubblicamente scusa e ammettere il proprio errore, se Bozzarelli si fosse iscritto al blog del M5s avrebbe ottenuto una immunità: quella di proferire parole ben più gravi, come quelle pronunciate dall’onorevole Luigi Di Maio. Non credo che il presiedete Zingaretti abbia preso provvedimenti contro Di Maio, presentando esposti in Procura o atri atti volti a colpire la persona», ha aggiunto il sindaco.
Con queste parole, pronunciate dopo aver posto alcune domande pubbliche al suo vicesindaco, che ha nuovamente ammesso di aver commesso un grave errore, Ingenito ha respinto la mozione.
Prima della votazione, il presiedete del consiglio comunale Marco Farotto ha annunciato all’assise che vista la sua posizione super partes si sarebbe astenuto dal voto. «Il comportamento del signor Bozzarelli è stato consono al ruolo di vicesindaco?». Questa la domanda da porre al consiglio secondo la minoranza, che chiedeva un voto palese di risposta al quesito. Ma il voto, secondo il sindaco, doveva essere contrario o favorevole alla mozione stessa, che è stata alla fine respinta con otto voti favorevoli della maggioranza (Farotto astenuto e Bozzarelli uscito dall’aula durante la votazione) e sette contrari (consiglieri di minoranza).
Votazione mozione sfiducia vicesindaco Bozzarelli