Bordighera festeggia i 122 anni del Mercato Coperto. Sindaco Ingenito: «Ora si guarda al futuro»

5 ottobre 2019 | 18:31
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Al taglio della torta è seguito, a partire dalle 18, “Gustango”: uno spettacolo dei ballerini di tango

Bordighera. «Abbiamo conosciuto questa storia bellissima del nostro mercato. Oggi, però, il mercato deve guardare al futuro e la nostra volontà è quella di creare investimenti e portare idee, affinché questo posto possa diventare un luogo, come era già nel passato, in cui trovare non solo negozianti con grande cordialità, ma anche prodotti di qualità e prodotti tipici». Lo ha detto il sindaco Vittorio Ingenito poco prima di tagliare la torta per il 122esimo compleanno del Mercato Coperto di Bordighera.

«Da questi prodotti dobbiamo partire – ha aggiunto il sindaco – Dal nostro territorio, affinché questo luogo possa diventare anche un luogo di aggregazione, in cui si possa venire a trascorrere del tempo in compagnia, per vivere quelle emozioni che si possono ritrovare in quei mercati anche molto più grandi in Europa, soprattutto delle capitali. Quei mercati che vivono non solo di persone che vogliono fare la spesa, ma anche di turisti che vogliono provare i prodotti del territorio. Il nostro obiettivo, dunque, è di investire su questo mercato, affinché ci sia previsione per il futuro, con un mercato che sia un centro di aggregazione anche per i nostri turisti».

Oltre al sindaco, hanno festeggiato il compleanno del mercato anche gli assessori Marzia Baldassarre, Marco Laganà e il consigliere Laura Pastore. Con loro tutti i commercianti del mercato e numerosi avventori. Un’occasione di festa, che si ripeterà, come promesso dal sindaco, ogni anno il 5 di ottobre.

Ad allietare l’evento è stato il coro “Voci e note sotto le stelle” di Borghetto San Nicolò.

Al taglio della torta è seguito, a partire dalle 18, “Gustango”: uno spettacolo dei ballerini di tango dell’Asd Danze nuove immagini e una degustazione di prodotti tipici locali selezionati. L’appuntamento successivo al Mercato è in calendario già per sabato 12 ottobre con “Le meraviglie della lievitazione”, incontro nel quale assaggiare il pane appena sfornato con gustosi abbinamenti di stagione.

La storia. L’idea di costruire un mercato coperto a Bordighera venne a qualcuno dell’amministrazione comunale nel lontano 1897. Si voleva andare incontro alle necessità dei commercianti di prodotti ortofrutticoli, ma anche di piccoli coltivatori che iniziavano allora la produzione specializzata di fiori e piante ornamentali. La collocazione del sito venne decisa anche tenendo in considerazione la prossimità del Paese Alto, da dove potevano scendere i coltivatori del Beodo con i loro prodotti dai vendere ai ‘marinenghi’. L’opera venne costruita totalmente in ferro, in stile Liberty, come si usava all’epoca in tutta la Costa Azzurra e come si può ancora vedere in alcune località francesi, dove gli antichi mercati sono stati sapientemente conservati (ad Antibes, per esempio).
Negli anni dal ’35 al ’40 il mercato venne abbattuto per far posto alla variante del tracciato della via Aurelia che prevedeva un senso di marcia da Punta Sant’Ampelio fino alla chiesa di Terrasanta. In quella circostanza vennero abbattute e fuse anche tutte le balaustre in ferro battuto in stile Liberty che recingevano le ville inglesi di Bordighera. Nel 1937 vennero appaltati i lavori di costruzione di un nuovo mercato comprensivo di lavatoi. Lo stile della nuova costruzione risentì, ovviamente, delle imposizioni culturali del regime fascista: tali da far dire all’ingegner Rodolfo Winter (progettista delle ville inglesi in stile liberty di Bordighera e di tutta la provincia di Imperia) che la costruzione sembrava ‘in belu casciun’. Lo stesso Winter sviluppò, negli anni successivi, una serie di polemiche e contrasti con il progettista del mercato, l’ingegnere Leopoldo Giribaldi, su problemi relativi a staticità e funzionalità.
Per porre riparo alle polemiche sorte, Garibaldi progetto una copertura in eternit.