Alassio-Imperia, Comuni “amici” uniti da un sogno: «Ospitiamo l’Air Show delle Frecce Tricolori 2020»

4 ottobre 2019 | 17:47
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Alassio-Imperia, Comuni “amici” uniti da un sogno: «Ospitiamo l’Air Show delle Frecce Tricolori 2020»

Salvo colpi di scena, lo spettacolo andrà in scena a settembre 2020, tra il 20 ed il 25 del mese circa, con eventi in entrambi i Comuni

Imperia. C’è l’unione di intenti tra i due Comuni promotori e organizzatori dell’evento, Alassio-Imperia. C’è una “lettera” ufficiale firmata dal vicesindaco di Alassio Angelo Galtieri. Ed è arrivato anche il via libera del cda dell’AeroClub di Villanova d’AlbengaTanti piccoli pezzi di un “mosaico” a forma di “sogno con le ali” che, man mano che passa il tempo, acquista sempre di più le sembianze di concreta realtà.

Le Frecce Tricolori tornano in Riviera. Manca ancora l’ufficialità, che dovrebbe arrivare nelle prossime ore (qualcosa dovrebbe “muoversi” già in serata), ma pare proprio che gli assi dell’aviazione italiana torneranno a volare nei cieli del ponente savonese ed in particolare in quelli sopra Alassio e Imperia.

L’indiscrezione, arrivata da ambienti vicini dall’aeroporto Clemente Panero di Villanova d’Albenga, da sempre base logistica delle “Frecce” nel corso delle loro apparizioni in Riviera, è stata confermata dal presidente onorario dell’AeroClub Mauro Zunino, storico promotore degli Air Show della Riviera ligure.

«Alassio ed Imperia chiamano e l’Aero Club risponde prontamente, – ha spiegato ai microfoni di IVG.it. – Una comunicazione ufficiale del Comune alassino, portata all’attenzione del consiglio direttivo, unitamente alla richiesta del Comune di Imperia, hanno ‘scaldato i motori’ dell’organizzazione all’Aero Club di Savona e della Riviera Ligure per la richiesta all’A.M.I. e l’attivazione delle procedure per gli eventi».

«L’unanimità del consiglio direttivo, previa disponibilità del comandante Patrono a ricoprire l’incarico di direttore della manifestazione, ha sancito le due proposte. Ora si mette in moto la macchina organizzatrice ma il primo passo è quello del nulla osta e la definizione di un accordo con Rivierairport».

“Ci si auspica di poter avere al tavolo organizzativo anche un delegato della società  che conosca l’impegno ma anche il ritorno di tali eventi in immagine per l’aeroporto, per il territorio, il ritorno promozionale nell’ambiente aeronautico”, ha concluso Zunino.

Ma a quando il graditissimo ritorno? Indicativamente a settembre 2020, tra il 20 ed il 25 del mese circaper una 4 giorni interamente dedicata all’Air Show e al mondo dell’aviazione (anche se i condizionali in questa fase sono ancora d’obbligo), che dovrebbe coinvolgere entrambe i Comuni rivieraschi con numerosi eventi collaterali, oltre ovviamente a Villanova.

Un’idea nata dalla sinergia tra i due enti comunali e, in particolare, tra il vicesindaco di Alassio Angelo Galtieri e il presidente del consiglio comunale alassino (con delega alle manifestazioni) Massimo Parodi, e il sindaco di Imperia Claudio Scajola e il suo assessore Gianmarco Oneglio.

Le bocche restano cucite, ma alcuni dettagli si possono evincere tra le righe della missiva firmata dal vicesindaco Galtieri e nelle, seppur poche e stringate, dichiarazioni del presidente del consiglio comunale Parodi, contattato direttamente in merito da IVG.it

«Il Comune di Alassio, da sempre a grande vocazione turistica, – si legge nella ‘lettera di intenti’ a firma Galtieri, – certo di interpretare i sentimenti di tutta la cittadinanza intende ospitare in Alassio la Pattuglia Acrobatica dell’aeronautica militare ‘Frecce Tricolori’».

«Sono noti la bravura e la strabiliante capacità dei piloti italiani, nonché il successo della manifestazione per la presenza di innumerevoli spettatori. Pertanto, volendo promuovere il territorio, si intende organizzare per la fine dell’estate 2020 un’esibizione artistica dei piloti, unitamente al Comune di Imperia: per dividere le spese dell’organizzazione e per integrare la promozione turistica del territorio rivierasco a beneficio della collettività».

Unico “ostacolo” ancora da superare, è il via libera da parte della proprietà dello scalo aeroportuale, come ha spiegato Parodi: «È vero, non posso negare che stiamo lavorando per quello che sarebbe un risultato importante e a dir poco fantastico. Manca praticamente solo l’ok della proprietà, ma sono certo che non tarderà ad arrivare trattandosi di una manifestazione bellissima e di totale interesse e beneficio per le nostre comunità e, più in generale, per l’intera Riviera».

E proprio per la Riviera si tratterebbe di un graditissimo ritorno, con la certezza del successo: centinaia di migliaia gli spettatori che, negli anni scorsi, hanno invaso i Comuni ospitanti, da Savona ad Albenga, da Andora a Loano.

Un’eccellenza tutta “made in Italy” le Frecce Tricolori, della cui formazione, fino all’anno scorso, faceva parte anche l’albenganese Filippo Barbero che, a dicembre 2018, ha però lasciato il ruolo di cockpit di “Pony 10” (il solista) per cimentarsi come supervisore dell’addestramento della stessa Pan.

NOTE TECNICHE E STORIA PAN. Il termine “Frecce Tricolori” identifica in Italia e nel mondo la Pattuglia Acrobatica Nazionale. Una pattuglia che, con le sue esibizioni in Italia e in varie parti del mondo, esprime in maniera spettacolare le capacità e la tecnologia del Paese e dell’Aeronautica Militare. Uomini e mezzi della pattuglia, infatti, sono forniti dal 313esimo Gruppo di Addestramento Acrobatico dell’Aeronautica Militare, che ha sede sull’aeroporto di Rivolto (Udine).

Riguardo agli uomini, i piloti delle “Frecce Tricolori” sono selezionati tra i piloti dei reparti operativi dell’Aeronautica Militare che chiedono di far parte della prestigiosa pattuglia e che rispondono a determinate e ferree caratteristiche.

Riguardo ai mezzi, dal 1982 le Frecce Tricolori sono equipaggiate con aerei MB-339 PAN della Aermacchi, che in caso di necessità possono essere impiegati per attività operative: nei ruoli antielicottero, anticarro e supporto tattico, ovvero per l’appoggio aereo ravvicinato alle forze di terra (CAS, Close Air Support).

Gli stessi piloti delle Frecce Tricolori, oltre a svolgere l’attività di volo acrobatico, durante il corso dell’anno svolgono attività addestrativa per mantenere la loro qualifica operativa.

In sostanza, il 313esimo Gruppo, pur svolgendo normalmente attività di volo acrobatico, all’occorrenza potrebbe configurarsi come gruppo da combattimento. Le Frecce Tricolori sono la pattuglia acrobatica più numerosa al mondovolano con dieci aerei, ognuno dei quali ha una specifica posizione nell’ambito della formazione.

(Articolo tratto da Ivg a firma Daniele Strizioli)