Ventimiglia, processione per la Madonna di Polsi. Consigliere Giordanengo fa chiarezza

10 settembre 2019 | 16:05
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Ventimiglia, processione per la Madonna di Polsi. Consigliere Giordanengo fa chiarezza

«Non accetterò più insinuazioni sulla mia presenza (inesistente) a questa cerimonia religiosa»

Ventimiglia. «Il sottoscritto Giordanengo Massimo consigliere comunale di maggioranza della Lega essendo una persona al di sopra di ogni sospetto, che ha educato tre figli in nome dell’onestà e della lealtà, che collabora con diverse associazioni di beneficenza, che da anni collabora con la scuola e che, soprattutto ha sempre disprezzato ogni forma di criminalità e potrei continuare per molte altre righe, intendo mettere chiarezza su questa assurda bagarre che si è scatenata attorno alla mia persona». A dichiararlo è il consigliere di maggioranza, Massimo Giordanengo (Lega), in merito alla sua apparizione in piazza Colletta, a Ventimiglia Alta, nell’ambito dei festeggiamenti della Madonna di Polsi.

Giordanengo è finito nel mirino del referente ligure della Casa della Legalità, Christian Abbondanza, che lo ha fotografato mentre risponde alle domande di due giornalisti in merito alla lotteria benefica per l’acquisto di un proiettore da destinare alla scuola materna del centro storico. Visti i legami della festa di origine calabrese con la ‘ndrangheta (così come documentato dalla Dia, relativamente alla partecipazione di esponenti della criminalità organizzata alla ricorrenza religiosa organizzata in contrada Polsi, nel comune di San Luca, a Reggio Calabria), Abbondanza ha ritenuto inopportuna la presenza del consigliere.

«Sabato 7 sono stato contattato dal farmacista dr Marco Agosta, vice presidente di una associazione del centro storico di Ventimiglia Alta, per salire in piazza San Michele, dove in concomitanza con una funzione religiosa, si raccoglievano fondi per riacquistare un video proiettore sottratto durante l’estate alla scuola materna di via al Cavo – dichiara Giordanengo, ricostruendo l’accaduto -. Arrivato sul posto, salutate le persone presenti, che incontro quotidianamente abitando a venti metri dalla chiesa, e fatta la donazione per la scuola, sono stato avvicinato da un paio di giornalisti che mi hanno chiesto di rilasciare una dichiarazione. Fatta la breve (ed incriminata intervista insieme ad altri rappresentanti di associazioni, me ne sono tornato con il sopracitato farmacista a casa senza partecipare né alla cerimonia, né alla processione, né al festino. Quindi da questo momento non accetterò più insinuazioni sulla mia presenza (inesistente) a questa cerimonia religiosa e adirò le vie legali nei confronti di chiunque si permetta di infangare il mio nome».