Sanremo, salvataggio di pista ciclabile e Rivieracqua. Il consiglio comunale dice sì
Critiche a entrambe le pratiche dalle opposizioni che si sono astenute o hanno abbandonato l’aula
Sanremo. Rilancio della pista ciclabile e salvataggio di Rivieracqua: il consiglio comunale ha detto sì. Sono passate a maggioranza nell’assise pubblica che si è tenuta questa sera a Palazzo Bellevue (convocata d’urgenza), le due maxi-delibere relative ad Area24 e al gestore unico provinciale del servizio idrico integrato.
A illustrare le due pratiche è stato l’assessore alle Partecipate Massimo Rossano che in queste ultime settimane ha portato avanti un lavoro monumentale insieme al presidente di Amaie Energia Andrea Gorlero. Per rilevare da Area24 la ciclabile, la società in house della nettezza urbana ha messo sul piatto 1,6 milioni di euro per l’acquisto dell’ex sedime ferroviario dei tratti compresi tra San Lorenzo al Mare e Taggia (Ospedaletti si è tirata fuori). Cifre ben più importanti (e complesse) quelle che caratterizzano l’operazione di salvataggio di Rivieracqua, nella quale il Comune di Sanremo ha giocato un ruolo decisivo sbloccando il conferimento del ramo idrico di Amaie Spa che avverrà, tuttavia, solo nel momento in cui il tribunale validerà la proposta concordataria approvata dall’assemblea dei sindaci dell’Ato imperiese.
«La garanzia della bontà della questione è che Area24 si accolli le cause in essere. Sarà una “pista ciclabile 2.0” – ha detto Rossano -, grazie anche all’impegno del sindaco Biancheri che ha ottenuto dal presidente Toti un finanziamento in dieci anni di un milione e mezzo finalizzato alla manutenzione straordinaria della ciclopedonale».
«Io penso che la pista ciclopedonale sia la ricchezza più grande del nostro territorio, ha continuato Alberto Biancheri. Essa ha cambiato l’abitudine dei nostri cittadini. Il sogno è di riuscire a collegarsi alla Francia, fatto che porterebbe alla nostra città una forza straordinaria. Per fare ciò bisogna risolvere i problemi tra Ospedaletti e Bordighera che devono unirsi a Ponente».
La votazione è stata preceduta dall’astensione del gruppo 100percentoSanremo: «Avremmo apprezzato parlare della pista ciclo-pedonale come asset turistico della città. Se ci fosse stato un confronto, noi avremmo proposto di centralizzare la delega del turismo dalla Casinò Spa promuovendo la creazione della “Sanremo Holding” per gestire da una parte gli asset turistici e dall’altra promuovere a 360° il brand e l’immagine di Sanremo nel mondo. Fatta questa premessa – spiega il consigliere Sergio Tommasini – vediamo un atto di coraggio da parte di Amaie Energia, esprimiamo dubbi sulla sostenibilità del debito a medio termine e chiediamo delucidazioni su un piano finanziario ed economico della stessa almeno a 7 anni. La scesa in campo di Filse rafforza l’operazione. Per questi e altri motivi la nostra sarà un’astensione costruttiva nonostante gradiremmo essere coinvolti in modo più concreto». Anche la Lega si è unita all’astensione, mostrando di condividere l’idea dei colleghi di minoranza di dare al Casinò il Turismo. Per il capogruppo Daniele Ventimiglia affidare ad Amaie Energia la gestione della pista poco si concilierebbe con gli altri servizi svolti dalla partecipata.
Capitolo Rivieracqua. La prossima settimana il tribunale dovrà giudicare se il cammino di risanamento intrapreso della partecipata, allo stato attuale sommersa da 26 milioni di euro di debiti e con un deficit annuo al dicembre 2018 di oltre 2 milioni, sia credibile e sostenibile. In zona Cesarini l’amministrazione Biancheri si è decisa a conferire il suo asset – ramo idrico di Amaie – in cambio della modifica dello statuto giuridico di Rivieracqua, la quale passerebbe da società consortile a società per azioni. Cambio formale imprescindibile per dare ai Comuni più importanti, come quello della Città dei Fiori, potere decisionale sul servizio idrico integrato, potere oggi suddiviso in base al principio un voto per ogni sindaco socio.
«Premesso che noi avremmo lavorato alla centralizzazione del ramo idrico, elettrico e rifiuti, creando in una multiutility dal valore industriale di 70-80 milioni di euro che meglio potrebbe competere sul mercato e nel panorama bancario – commenta la votazione Piero Correnti – avremmo, solo in un secondo momento, cercato un privato che entrasse in minoranza in società che favorisse un’economia dalla capitalizzazione delle quote in cessione. Detto questo, il conferimento è tardivo ma contribuisce a evitare il fallimento di Rivieracqua. Non è chiaro dove si troveranno i denari per gli ingenti investimenti necessari all’impianto di depurazione e al sistema fognario, ne tantomeno per l’acquisizione di Amat e Aiga». Per queste motivazioni 100percentoSanremonoi è uscita dall’aula non partecipando al voto insieme al gruppo Lega, fortemente critico. Ventimiglia: «Abbiamo ricevuto i documenti nelle ultime 48 ore. Troppi sono gli aspetti tecnici che non ci convincono. La valutazione di Amat (società del Comune di Imperia ndr.) è sballata mentre il piano concordatario prevede una parità di quote tra Sanremo e Imperia con evidente pregiudizio per il valore della nostra Amaie».
Il consiglio comunale, in maniera bipartisan, ha approvato a inizio seduta due ordini del giorno proposti dal gruppo Lega: il primo, proponente la consigliera Federica Cozza, volto a dare priorità d’accesso agli uffici pubblici ai disabili, alle donne incinta e agli anziani sopra i 65 anni più un altro, presentato da Patrizia Badino, per l’attribuzione alle forze dell’ordine degli alloggi vuoti di proprietà comunale a canone calmierato. 100percentoSanremo ha avanzato due interpellanze sui lavori alle tubature del gas svolti in località Gozo e sulla perdita della tappa Grand Italia di Mtb.