Sanremese vs Fezzanese, match segnato da Sicurello da Seregno: arbitro protagonista
Due gol annullati ai matuziani ed espulso mister Ascoli
Sanremo. «Rispettate la Sanremese»: questo cantavano i tifosi matuziani a fine partita. Erano da poco passate le 17 quando, diversi supporter biancoazzurri, hanno aspettato fuori dai cancelli dello stadio Comunale la terna arbitrale che ha diretto il match Sanremese-Fezzanese, per contestarla (civilmente).
L’incontro era valevole per la seconda Giornata del campionato di calcio di Serie D-Girone A, stagione 2019-20. Per i ragazzi di mister Ascoli era la prima casalinga, partita trasformatasi in una cocente delusione per i padroni di casa, che sono stati sconfitti 1-0 dal sodalizio di Porto Venere.
Nel risultato finale hanno però pesato molto le decisioni dell’arbitro Marco Sicurello da Seregno: sostanzialmente due gol annullati. Il primo, venuto dopo il vantaggio ospite con Cantatore su rigore al 23’, vede tre minuti dopo Likaxhiu battere Greci con un tiro dai 25 metri, ma la rete viene annullata per un etereo tocco di mano di Lo Bosco che era sulla traiettoria. Ne nascono proteste, placate subito anche grazie all’intervento di capitan Taddei che tiene a bada i suoi. Protesta anche mister Ascoli, in maniera comunque composta. Ma questo non sembra interessare a Sicurello, che lo caccia tra un tempo e l’altro, durante una discussione tutt’altro che animata.
LA SINTESI DEL MATCH
C’è ancora una frazione da giocare e l’arbitro ha ancora frecce nel suo arco. Verso fine partita l’episodio più clamoroso. Il fischietto di Seregno annulla un eurogol a Lo Bosco per uno dei nuovi punti nel regolamento. Quello che dice che se l’arbitro tocca la palla durante il gioco, quest’ultimo va interrotto. Così però non è stato. Sì, perché Sicurellò il gioco lo ha interrotto dopo il gol (annullato) e non subito, quando lui stesso aveva servito il pallone a Taddei che a sua volta imbeccava Lo Bosco per l’azione da rete. In questo caso le proteste sono state molto più accese che nel primo episodio, senza comunque mai andare oltre il concesso dal regolamento. Forse i momenti più tesi si sono vissuti fuori dal campo quando dagli spogliatoi è stato udito qualche urlo proveniente da dei (comprensibilmente) esasperati dirigenti biancoazzurri.
La società ha comunque presentato preannuncio di ricorso. Quest’ultimo però, quasi certamente, come spesso accade, avrà poca rilevanza per la Federazione. Mentre, al contrario, molta più rilevanza ha avuto il comportamento di un arbitro che, come qualche volta accade, è voluto essere protagonista.