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Nuovo ospedale di Taggia, Cittadinanzattiva: «Si apre uno spiraglio per il dialogo tra amministrazioni e cittadini?»

20 settembre 2019 | 09:45
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Nuovo ospedale di Taggia, Cittadinanzattiva: «Si apre uno spiraglio per il dialogo tra amministrazioni e cittadini?»

«Le perplessità al progetto sono maggiori degli aspetti positivi», hanno dichiarato Tortorelli e Manuello

Sanremo. In merito all’iniziativa tenutasi ieri al Casinò di Sanremo “La cura della persona in una sanità futura e moderna” organizzata da Ordine dei medici e degli infermieri e con la collaborazione del Comune di San Remo, Asl 1 e Regione Liguria, Rino Tortorelli e Mauro Manuello, rispettivamente vice segretario regionale e referente per Sanremo e Imperia di Cittadinanzattiva, hanno congiuntamente dichiarato:

«E’ stata una iniziativa importante di confronto, sia sulle questione condivisibili che su quelle critiche. Cittadinanzattiva ha comunque espresso la sua ferma contrarietà ai processi di privatizzazione in corso, in particolare sui tre ospedali del ponente ligure.

Oltre le questioni di carattere, anche nazionale, sui nuovi confini dell’assistenza sanitaria, è stata affrontata la questione del progetto del nuovo ospedale unico di Taggia, in sostituzione dei due presidi di Sanremo e Imperia. Cittadinanzattiva ha preso atto che molti dei relatori hanno indicato come necessario, a fronte della costruzione del nuovo ospedale unico di Taggia, il potenziamento dei servizi territoriali e in particolare di quelli dedicati all’emergenza – urgenza, tenuto anche conto della particolare conformazione del territorio nell’ambito di che trattasi.

Cittadinanzattiva ha altresì illustrato la finalità della raccolta firme tra i cittadini, finora sono stati 15.000 i sottoscrittori ed altri se ne aggiungeranno: non quella di porre negative pregiudiziali incondizionate, ma quella della necessità di fornire dettagliate informazioni ai cittadini ed aprire un procedimento realmente partecipativo sul progetto.

Allo stato attuale, infatti, oltre alla considerazione che ancora non vi è un progetto definitivo, le perplessità al progetto sono maggiori degli aspetti positivi: dai sistemi di finanziamento per la costruzione, dalla localizzazione del progetto in area esondabile, alla carenza di risorse di personale e finanziarie che mettono in dubbio il potenziamento dell’assistenza territoriale, fino all’assenza di un contestuale e praticabile progetto per aumentare l’offerta dei servizi di
emergenza urgenza.

Dalla discussione è anche emersa la volontà – da parte di ASL 1 e dei rappresentanti dei Comuni presenti – di favorire ogni più ampia informazione sul progetto. Sulla base di tale disponibilità e al termine della tavola rotonda conclusiva, Cittadinanzattiva ha pubblicamente e formalmente presentato la proposta di istituire una commissione civica partecipata, con rappresentanze delle istituzioni anche professionali, dell’ASL, della Regione e naturalmente dei
cittadini.

Commissione che possa verificare, passo – passo e periodicamente, l’evolversi del progetto e che affianchi al progetto definitivo del nuovo ospedale unico anche un progetto definitivo e praticabile su quando, come e con quali risorse potenziare i sistemi di assistenza territoriale e in particolare quello dell’emergenza urgenza.

Attendiamo pertanto che coloro i quali hanno prospettato l’esigenza di favorire l’informazione e la partecipazione dei cittadini in particolare la Regione tramite il suo assessore alla sanità, si pronuncino in merito».