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Imperia, privatizzazione dell’Isah: la Cisl ora chiede agli Enti locali di assumere i dipendenti che hanno fatto richiesta di mobilità

12 settembre 2019 | 09:57
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Imperia, privatizzazione dell’Isah: la Cisl ora chiede agli Enti locali di assumere i dipendenti che hanno fatto richiesta di mobilità

Se non sarà possibile la soluzione politica alla vertenza previste azioni legali a tutela dei lavoratori

Imperia. La Cisl fpLiguria, a seguito dell’incontro dell’altro giorno in prefettura esprime soddisfazione per il risultato raggiunto, come richiesto dalla Cisl, in favore delle lavoratrici inquadrate in profili sanitari, che grazie alla disponibilità dell’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale e della dirigenza Asl 1 Imperiese verranno ricollocate alle dipendenze della stessa azienda.

Nel contempo, come Cisl Fp siamo convinti che anche per gli altri lavoratori, che hanno richiesto una ricollocazione per mantenere il rapporto di lavoro con una pubblica amministrazione, (ottenuto a suo tempo attraverso una selezione pubblica), debba essere ricercata una soluzione.

Considerato il notevole fabbisogno di personale delle amministrazioni operanti sul territorio della provincia di Imperia, anche conseguente ai pensionamenti già in atto e a quelli in previsione nei prossimi mesi, (che rischiano di creare difficoltà ai servizi se non si procede con rapide assunzioni, crediamo che la soluzione possa trovarsi, in tempi rapidi, con scelte politiche lungimiranti, attraverso l’acquisizione del personale Isah, che ne faccia richiesta, anche disponibile a un cambio di mansioni, finalizzato al mantenimento del rapporto di lavoro con la Pubblica amministrazione, concordando un piano di mobilità anche dilazionato, ma con tempi certi, per consentire la sostituzione delle figure sanitarie necessarie all’Isah per garantire continuità ed efficienza delle attività dell’Ente , che svolge un fondamentale servizio pubblico alla cittadinanza, servizio che i lavoratori e le lavoratrici dell’Ente coinvolti, loro malgrado in questa privatizzazione, hanno sempre messo quale priorità assoluta del proprio lavoro.

Il numero dei richiedenti mobilità è talmente contenuto, rispetto agli oltre 100 addetti impiegati, tra i dipendenti diretti e gli indiretti, che sarebbe possibile la sostituzione senza pregiudizi per la funzionalità della struttura, e dando soddisfazione alle richieste di mobilità. Per questa ragione nei prossimi giorni, saremo impegnati nel coinvolgere gli Enti locali operanti sul territorio, anche attraverso gli Uffici della Regione Liguria ai quali chiederemo un ulteriore impegno.

Qualora non fosse possibile trovare una soluzione politica alla vertenza, necessariamente saremmo costretti a valutare tutte le possibili azioni a tutela dei lavoratori coinvolti.

La nota è firmata da Gabriele Bertocchi (segretario generale) Domenico Mafera (segretario) e Nico Zanchi (responsabile territoriale)