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Imperia, focus dell’ordine dei Consulenti del Lavoro sulla formazione nelle micro e piccole imprese

27 settembre 2019 | 10:19
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Imperia, focus dell’ordine dei Consulenti del Lavoro sulla formazione nelle micro e piccole imprese

La formazione dei dipendenti è fondamentale, ma sempre più spesso questi investimenti sono ritenuti troppo complessi da gestire internamente

Imperia. La formazione dei dipendenti è fondamentale per aumentare la competitività aziendale, ma sempre più spesso questi investimenti sono ritenuti troppo complessi da gestire internamente.

Secondo la ricerca “I fabbisogni formativi delle micro e piccolissime imprese italiane”, realizzata dall’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro in collaborazione con FonARCom, Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua, la formazione in azienda è considerata elitaria, costosa e, sostanzialmente, pratica e obbligatoria.

L’indagine è stata condotta su micro e piccolissime imprese che rappresentano il 93,3% delle aziende italiane, pari ad oltre 1 milione e mezzo di realtà, e occupano 5,1 milioni di addetti (il 36,1% del totale dei dipendenti del settore privato extra agricolo), attraverso un questionario sottoposto a un campione di 1000 Consulenti del Lavoro.

L’attività formativa in Italia è essenzialmente di tipo “obbligatorio”, come quella su sicurezza sul lavoro e ambiente, e riguarda principalmente i giovani da poco entrati nel mondo del lavoro (il 65,5% dei partecipanti a iniziative di formazione ha meno di 34 anni, gli ultracinquantenni sono appena il 10,9%).

L’attività formativa non obbligatoria, invece, interessa soprattutto i dirigenti e i quadri aziendali (64,6%), fra cui rientrano maggiormente i lavoratori anziani. Ne consegue che i giovani sono sostanzialmente esclusi dalla formazione non obbligatoria, poiché nella gran parte dei casi non ricoprono ruoli di management. In questo scenario, quali prospettive riserva il futuro? Secondo i Consulenti del Lavoro che hanno partecipato al questionario sono attività professionali e servizi per le imprese, servizi di informazione e comunicazione, credito e assicurazioni i settori capaci di attrarre formazione per la netta predisposizione alle attività formative da parte delle aziende operanti nei settori ad elevato contenuto di conoscenza e tecnologia.

La maggiore propensione ad investire in formazione è inoltre legata alla possibilità di certificare le competenze, rendendo misurabili anche i benefici per l’azienda. Tra questi benefici c’è la possibilità di incrementare le professionalità dei dipendenti e, di conseguenza, la qualità delle loro prestazioni, la partecipazione ai processi aziendali, la motivazione, la capacità decisionale. Tutti fattori che migliorano nettamente la competitività aziendale.