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Il Comune di Ospedaletti aderisce ad un progetto proposto da un’associazione contraria alle unioni civili

26 settembre 2019 | 12:17
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Il Comune di Ospedaletti aderisce ad un progetto proposto da un’associazione contraria alle unioni civili

Il sindaco Daniele Cimiotti tiene comunque a precisare che: «Il Comune non è assolutamente contrario alle unioni civili, in nome della libertà di pensiero, della legge italiana e della democrazia»

Ospedaletti. Il Comune aderisce alla “rete sperimentale dei comuni liguri orientati alla famiglia” proposto dal “Forum Ligure delle associazioni familiari” all’assessore Giacomo De Vai. Lo ha stabilito una delibera adottata dalla Giunta comunale su proposta dell’assessore Giacomo De Vai.

Ma che cosa è questo “Forum Ligure delle associazioni familiari”? Da statuto è una associazione di associazioni che operano nel territorio a favore della famiglia, ma famiglia intesa in senso cattolico: sempre nello statuto infatti, tra i principi inspiratori troviamo la Chiesa Cattolica, oltre alla costituzione italiana, e la Carta dei diritti della Famiglia della Santa Sede (1983).

In questo documento, riportato anche nello statuto del forum c’è un preciso riferimento alla famiglia intesa esclusivamente come quella «fondata sul matrimonio, unione intima di vita nella complementarità tra un uomo e una donna, che si costituisce con il legame indissolubile del matrimonio liberamente contratto e pubblicamente espresso, ed è aperta alla trasmissione della vita” e cheil matrimonio è l’istituzione naturale alla quale è affidata in maniera esclusiva la missione di trasmettere la vita”». In buona sostanza: niente unioni civili tra coppie omosessuali.

Il sindaco, Daniele Cimiotti, tiene comunque a precisare che: «Il Comune di Ospedaletti non è assolutamente contrario alle unioni civili, in nome della libertà di pensiero, della legge italiana e della democrazia».

Il progetto a cui ha aderito al civica amministrazione ospedalettesi prevede un “fare rete” tra istituzioni aderenti al Forum, per mettere a disposizione atti e progetti per la creazione di una banca dati di buone pratiche già adottate da ogni singolo comune o adottate nel corso della sperimentazione; partecipare ad una riunione d’indirizzo all’anno regionale ed una locale; collaborare alla partecipazione in rete ad eventuali bandi pubblici e privati, anche coinvolgendo il terzo settore.

L’altro Comune della provincia che ha aderito alla  “rete sperimentale dei comuni liguri orientati alla famiglia” è quello di Vallecrosia.

PER LA REALIZZAZIONE DELL’ARTICOLO SI RINGRAZIA WWW.GENOVA24.IT