Chiusura biglietterie stazioni, Tosi (M5s): “E’ stata sottoscritta da giunta e assessore, lo dichiara Trenitalia”

«Ora, come se cadesse dal pero, l’assessore competente dichiara che tenterà di scongiurare in extremis quanto invece è stato sottoscritto da Toti, e dunque dalla giunta di cui egli fa parte»
Taggia. «Cari Sindaci e soprattutto cari cittadini, la verità è un’altra e non è mai stata divulgata, nascosta com’è tra le pieghe della perenne fanfara elettorale della giunta ligure: la chiusura delle biglietterie di Genova Pegli, Pietra Ligure, Taggia Arma, Varazze e Recco si colloca nel Contratto di servizio siglato a gennaio 2018 tra Regione Liguria e Trenitalia.
Anziché scongiurare fin da subito la chiusura delle 5 biglietterie, Toti e l’assessore competente Berrino hanno preferito dedicarsi alle reciproche pacche sulle spalle, dichiarando ad esempio che ‘il futuro è parcheggiato sui ‘binari’ di Piazza De Ferrari: con questo contratto miglioriamo la qualità del servizio, la puntualità, rinnoviamo tutti i treni e nel 2023 i viaggiatori e i pendolari viaggeranno su una flotta completamente rinnovata’. Peccato che si siano dimenticati di informare che avremmo perso 5 biglietterie, pur essendo queste state sottoscritte nel contratto».
Così, il consigliere regionale Fabio Tosi, che poi aggiunge: «Ora, come se cadesse dal pero, l’assessore competente dichiara che tenterà di scongiurare in extremis quanto invece è stato sottoscritto da Toti, e dunque dalla giunta di cui egli fa parte, e dall’ad e direttore generale di Trenitalia Orazio Iacono. La certezza che quelle chiusure fossero incluse nel contratto ci è stato confermato da Ferrovie per lo Stato Italiane Spa, grazie all’interessamento del sottosegretario al MIT Roberto Traversi, che si è da subito attivato per capire il motivo delle chiusure delle biglietterie liguri».
«Tirare in ballo Toninelli, come ha fatto Berrino nella sua ultima dichiarazione, è stato non solo fuori luogo, ma totalmente falso: Trenitalia non ha deciso di ridurre le biglietterie in tutto il territorio nazionale quando era in carica il ministro Toninelli. L’ha fatto prima: correva il mese di gennaio 2018 e la Giunta Toti ha sottoscritto. Le dichiarazioni dell’assessore sembrano la classica mossa disperata per sviare l’attenzione dalle proprie mancanze. Che sono tante: il suo operato all’Assessorato Turismo, Trasporti e Lavoro è tra i peggiori toccati in sorte (ahinoi) alla Liguria».