Cento anni dalla “Conferenza di Sanremo”, la città si prepara al grande evento internazionale
Tra il 19 e il 26 aprile 1920 diplomatici da tutto il mondo si riunirono al Castello di Devachan per definire le sorti della Prima Guerra Mondiale
La città si prepara al centenario della “Conferenza internazionale di pace di Sanremo”. Tra il 19 e il 26 aprile del prossimo anno si celebrerà l’anniversario di quell’evento capitale della storia mondiale del secolo scorso con cui, al termine della Grande Guerra, da una sala del Castello Devachan, le potenze europee definirono la spartizione dei territori dell’Impero Ottomano.
Per l’importante occasione, l’Amministrazione è già al lavoro per realizzare un grande evento capace di promuovere l’identità storica e culturale della città a livello internazionale. Grazie al coinvolgimento di enti come l’Istituto umanitario, si cercherà di mettere in rilievo il ruolo strategico che Sanremo ebbe nella costruzione della storia europee e contributo che lasciò sul piano del rinforzo dei legami tra le Nazioni e della memoria dei popoli.
La “Conferenza di Sanremo”. Era il 19 aprile 1920 e l’allora primo ministro Francesco Saverio Nitti, il Capo di Stato Maggiore dell’esercito Pietro Badoglio e il Ministro degli Esteri Vittorio Scialoja si riunirono nella residenza di corso Inglesi dove aprirono un tavolo di lavoro alla presenza dei maggiori diplomatici e statisti dell’epoca: il ministro inglese David Lloyd George, affiancato dal generale Sir Bernard Law Montgomery e George Curzon di Kedleston, che presero alloggio all’Hotel Royal, il ministro francese Alexandre Mitterand con Pierre Paul Cambon che pernottarono al Savoy, oltre all’ambasciatore giapponese a Parigi, la delegazione del belgio di Paul Hymans, delegazioni della Jugoslavia e degli Usa, l’ambasciatore statunitense Johnson Underwoo e i rappresentanti della Grecia.
La Conferenza si protrasse fino al 24 aprile risolvendosi nella cosiddetta Questione degli Stretti, e stabili i punti del trattato di pace che venne poi ufficializzato nel mese di agosto a Sèvres, in Francia, e che riguardò il disarmo della Germania e i rapporti con l’Unione Sovietica dopo la Rivoluzione d’Ottobre.
Una curiosità, le personalità che parteciparono furono talmente numerose che i posti letto disponibili e le scorte alimentari, in particolare lo zucchero, di Castello Devachan, non furono abbastanza. Venne così messo a disposizione l’Hotel de Nice, in quei giorni chiuso per lavori di ristrutturazione, dove furono allestite tende e brande che ospitarono le forze dell’ordine addette alla sicurezza.