Appalto comprensoriale per l’igiene urbana: Ventimiglia dice no a maxi fattura da 95 milioni di euro

26 settembre 2019 | 08:00
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Appalto comprensoriale per l’igiene urbana: Ventimiglia dice no a maxi fattura da 95 milioni di euro

Secondo quanto approvato dalla precedente amministrazione, Ventimiglia avrebbe dovuto anticipare il pagamento per tutti gli altri 17 Comuni

Ventimiglia. Una maxi fattura da 95milioni di euro intestata interamente al Comune di Ventimiglia, quale capofila dei 18 Comuni del comprensorio che, il 27 novembre 2017, hanno stipulato una convenzione avente per oggetto «il coordinamento, l’attuazione e la gestione associata dei compiti, delle funzioni amministrative comunali e delle attività connesse ai servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani e assimilati e servizi annessi».

Ma a quanto scritto nel capitolato d’appalto predisposto dalla società di consulenza e servizi ambientali “Erica” è stato imposto un categorico ‘dietrofront’ da parte del sindaco Gaetano Scullino. «Abbiamo chiesto di apportare una modifica – spiega – Altrimenti Ventimiglia avrebbe ricevuto una fattura unica che avrebbe dovuto pagare, in anticipo, per tutti e 18 i Comuni del comprensorio».

Con la modifica alla convenzione e al conseguente capitolato d’appalto, l’azienda che si aggiudicherà il bando dovrà emettere diciotto diverse fatture in modo che ogni Comune paghi la sua parte.

Oltre a Ventimiglia, gli altri comuni aderenti sono Airole, Apricale, Bordighera, Camporosso, Castelvittorio, Dolceacqua, Isolabona, Olivetta San Michele, Ospedaletti, Perinaldo, Pigna, Rocchetta Nervina, San Biagio della Cima, Seborga, Soldano, Vallebona e Vallecrosia.