Violenza sulle donne, il lavoro è un arma per uscirne e Regione Liguria stanzia 130mila euro
Per incentivare le aziende all’assunzione. Gandolfo (Centro I.S.V.): «Un grande aiuto per le donne»
Imperia. Non solo minacce, calci, percosse. La violenza contro le donne può essere anche economica. Più sottile da definire, più subdola da individuare eppure sempre più diffusa. Una forma di sopruso che sfrutta il denaro come strumento di potere e che preclude alla vita sociale. Esiste soltanto un mezzo per uscirne, il lavoro, il raggiungimento dell’indipendenza economica: un miraggio per molte donne che grazie a Regione Liguria e al Centro antiviolenza I.S.V. da quest’anno non è più così.
L’assessorato regionale alle Pari Opportunità ha infatti stanziato un fondo di 130 mila euro a sostegno di tutte le vittime della violenza di genere in carico presso i centri liguri accreditati per favorirne i contratti di assunzioni presso aziende. Il contributo, suddiviso su area regionale, vuole tutelare l’autonomia delle donne e supportarne l’inserimento lavorativo incentivando imprenditori privati ad assumerle.
Le tipologie contrattuali ammesse sono il contratto a tempo determinato, quello indeterminato e i tirocini. Non sono invece previsti i contratti per il lavoro domestico, ripartito e accessorio, e di collaborazione coordinata a progetto o continuativa. Il contratto è full-time a tempo determinato e ha una durata di 3 mesi il contributo potrà arrivare fino a 900 euro, in caso di full-time determinato, con durata compresa tra i 3 e i 6 mesi, il contributo potrà arrivare fino a 2000 euro. Se la durata contrattuale aumenta nella fascia di tempo compresa tra i 6 e i 12 mesi il contributo potrà arrivare sino a 4000 euro, mentre in caso di full-time indeterminato salirà fino a 6000 euro. Nel caso di attivazione di contratto part-time, l’importo dell’indennità sarà ridotto della metà rispetto agli importi precedentemente indicati. Quanto ai tirocini, l’indennità sarà erogata in questa misura: 300 euro per un tirocinio della durata pari a 3 mesi; fino a 800 euro per un tirocinio da 3 a 6 mesi; fino a 1.600 euro per un tirocinio da 6 a 12 mesi. Per accedere allo stanziamento, l‘azienda deve aderire a un bando reperibile sul sito dell’AliSEO e inviare la domanda entro il 31 dicembre 2019.
«Questi fondi sono un grande aiuto per le donne vittime di violenza – sottolinea Martina Gandolfo, coordinatrice del centro antiviolenza che vigila su Imperia, Sanremo e Ventimiglia –. L’autonomia economica data dal lavoro è quella che a lungo termine può permettere loro di uscire dalla condizione in cui si trovano. Molte donne non riescono ad allontanarsi da un marito o da un partner violento perché non hanno un lavoro, magari vi hanno proprio rinunciato in nome della famiglia e oggi non sanno più come mantenere loro stesse e i figli». Basti pensare che secondo i dati regionali raccolti tramite i report dei centri antiviolenza, di 733 donne prese in carico nel 2018 279 (pari al 38%) hanno dichiarato di avere subito forme di violenza economica. Di queste 228 non hanno un reddito, o perché sono disoccupate (183) oppure perché ancora studiano (45).