Ventimiglia, Progetto 20K: «Dietro alla spostamento della fontana, la politica del decoro di Salvini»

17 agosto 2019 | 11:42
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Manifestazione di protesta davanti ai giardini

Ventimiglia. Una trentina di persone ha manifestato stamane davanti ai giardini pubblici Tommaso Reggio contro lo spostamento della fontanella che da anni si trovava all’angolo tra via Vittorio Veneto e via della Repubblica.

«Siamo qui perché è stata tolta la fontana davanti al parco che da sempre è stata un punto di riferimento per i migranti, e non solo – hanno dichiarato gli organizzatori di Progetto 20K – Qui i migranti bevevano e si lavano il viso e i capelli. Ma il disagio non è creato solo dalla fontana, ma dalla politica del decoro urbano che sta dilagando in tutte le città».

«Ma quali migranti – ha replicato il sindaco Gaetano Scullino – La fontana l’ho tolta perché era rotta. Verrà aggiustata, tinteggiata e posizionata nelle vicinanze». Ma le sue parole non convincono gli attivisti: «E’ una motivazione strumentale – dicono – Non è vero. La fontana funzionava e comunque aggiustarla costa meno di toglierla e di mettere cemento e piastrelle al suo posto: quindi è chiaro che l’intenzione del sindaco non sia quella di ripristinare la fontana, ma toglierla».

Alla manifestazione ha assistito, per qualche momento, il consigliere di minoranza Massimo D’Eusebio: «Se l’intenzione è quella di sensibilizzare le persone sul clima di odio generale che il vicepremier Salvini ha instaurato in Italia sono d’accordo. Ma se riguarda solo Ventimiglia, per lo spostamento di una fontana, mi sembra eccessivo».

Durante il flash mob di protesta, i manifestanti hanno distribuito volantini per spiegare la motivazione della loro presenza: «L’acqua è di tutte le persone. Il vostro decoro è disumano». Si legge. Appeso anche uno striscione, con lo stesso contenuto. Alle persone in difficoltà sono state distribuite bottiglie di acqua.