Ventimiglia, la polizia scende in campo per donare sangue





Gesti concreti di altruismo che spesso possono rivelarsi fondamentali per salvare una vita umana
Ventimiglia. La Polizia di Stato non è solo prevenzione e repressione ma anche gesti concreti di altruismo che spesso possono rivelarsi fondamentali per salvare una vita umana e la donazione del sangue è uno di quelli.
Dal 1 aprile 2018 si è costituita l’Organizzazione di Volontariato denominata Associazione Donatori e Volontari Personale Polizia di Stato Liguria, articolazione territoriale dell’omonima Associazione Nazionale, fondata a Roma
nel 2003 e che vanta, tra gli iscritti, il capo della polizia, prefetto Franco Gabrielli presidente onorario. Il progetto per la giornata odierna, condiviso anche dal personale della polizia di frontiera di Ventimiglia e organizzato da “Donatori nati Polizia di Stato”, ha visto, in primis, i poliziotti della frontiera, ma anche comuni cittadini, prestarsi per la donazione.
L’autoemoteca della Fidas ha trovato posto nel parcheggio del settore polizia di frontiera mentre il personale sanitario (una dottoressa e una infermiera) ha svolto le anamnesi prima ed il prelievo poi; il presidente regionale della sezione Liguria dell’Associazione, Stefano Cavalleri, ha proceduto alla compilazione dei formulari dei donatori. Oltre una decina le donazioni, segno che il messaggio è stato recepito.
Al termine, il Presidente ha ringraziato il dr Santacroce e i colleghi che con generosità si sono prestati, precisando che «Essere una rete sul territorio nazionale ci permette di dare un piccolo, ma grande contributo e noi ci saremo sempre perché, 5 minuti del nostro tempo bastano per salvare una vita da malattie importanti come: anemie croniche, emofilia, malattie del fegato, deficit immunologici o nella profilassi di infezioni come il tetano e l’epatite B». «Del resto – conclude – il bisogno di sangue non va in vacanza».