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Ventimiglia Alta, un’intera comunità sotto choc. «Torna presto, nonna Pina»

27 agosto 2019 | 13:22
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Gianluca Raviola è in carcere con l’accusa di lesioni gravi

Ventimiglia. E’ in carcere con l’accusa di lesioni gravi Gianluca Raviola, 43 anni: l’uomo arrestato la scorsa notte dai carabinieri per aver spinto Giuseppa Marchetta, 80 anni, giù dalle scale dell’antico palazzo di piazzetta Canto, al civico 6, dove vivono entrambi. L’anziana, molto conosciuta e benvoluta nel centro storico, è ricoverata in rianimazione all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.

«Non è stato possibile non accorgersene, sono accorse molte persone e diverse pattuglie – racconta, con gli occhi lucidi, la titolare del bar ‘Bacco Tabacco’ di via Garibaldi – Abbiamo saputo subito che la donna ferita era Pina. Ci siamo rimasti malissimo perché è una donna serena, simpatica, attiva, gentile. Conosciamo anche chi ha compiuto il fatto, per cui siamo rimasti sconvolti».

La testimonianza

A Ventimiglia Alta la gente stamani non parla d’altro. Pina, così la conoscono nel borgo, era uscita a prendere un po’ di fresco i compagnia delle due sorelle, anch’esse residenti nel centro storico. Erano su una panchina. Poi verso le 23,30 hanno deciso di rincasare. L’anziana era sulle scale, quando ha incontrato Raviola. L’uomo, che da qualche mese si è separato dalla moglie e sembra stia attraversando un periodo difficile, al termine di un litigio l’ha spinta giù dalle scale. I dissapori, tra i due, pare andassero avanti da tempo.

Quando i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile sono accorsi sul posto, insieme ai colleghi del II Battaglione Liguria, hanno arrestato l’uomo, sottraendolo al capannello di persone che nel frattempo erano accorse in piazza e salvandolo dal linciaggio.

«Non me lo sarei mai aspettato – dice Nico Martinetto, candidato consigliere alle scorse elezioni comunali – E’ un fatto increscioso. Conosco sia la donna che ha ricevuto la spinta che l’uomo, eravamo compagni di classe. Non essendo presente non posso dire come siano andate le cose, ma quando succedono questi fatti dispiace sempre. A Ventimiglia Alta non siamo un quartiere, siamo una famiglia»

Testimonianza Nico Martinetto

L’uomo, ora, si trova in carcere a Imperia.