Il caso

Vallecrosia, consiglio comunale su ‘Operazione Patroclo’. Minoranza sconcertata: «Nessuna risposta da sindaco e giunta»

«Comportamento vergognoso. E ora chi pagherà il danno d'immagine subito dalla città?»

Vallecrosia. Si è svolto ieri sera il consiglio comunale monotematico, convocato in via urgente su richiesta delle minoranze consiliari, in merito ai rapporti economici tra coop Caribù (finita al centro di un’inchiesta della Guardia di Finanza che ha portato all’arresto di quattro persone, ndr) e amministrazione comunale. Oggetto della discussione, come scrivono gli stessi consiglieri di opposizione, è stato quello dei «soldi pubblici utilizzati per pagare la coop Caribù».

«Abbiamo esposto la pratica – dichiarano i consiglieri Christian Quesada, Albana ScarinciFabio Perri ed Emidio Paolino – Ma quando il presidente ha aperto la discussione della stessa, nessuno della maggioranza ha voluto prendere la parola. A quel punto il presidente del Consiglio ha invitato noi capigruppo di minoranza a effettuare il primo intervento. Dopo questo ci saremmo aspettati una risposta politica, e non tecnica, del sindaco o assessore delegato o capogruppo, ma questa non è mai arrivata».

«Il comportamento del sindaco e di tutta la maggioranza è vergognoso – aggiungono i consiglieri -. Si sono nascosti, limitandosi a una mera lettura incomprensibile da parte del sindaco di una relazione del funzionario presentata ieri sera in consiglio comunale senza che la stessa ci fosse stata inviata. Ignobile anche il primo intervento del sindaco che ha letto la disciplina del decreto legislativo n°135 del 30/03/2001, scaricando ogni colpa sui funzionari e dicendo a chiare lettere che sono loro i soli e unici responsabili della gestione finanziaria: tutto questo è allucinante, non è possibile che vengano fatte queste esternazioni».

I consiglieri ricordano poi i motivi per cui hanno richiesto il consiglio monotematico, ovvero per ricevere delucidazioni  sui seguenti punti: «Perché sono stati spesi 36mila euro dei cittadini per lavori che già venivano pagati ad altra coop che si occupa della manutenzione del verde pubblico? Perché nella convenzione viene sottoscritto che il costo del “coordinatore esperto” è a carico della Coop Caribù, ed in delibera di Giunta viene indicato che è a carico del comune riconoscendo alla coop Caribù un ulteriore contributo di 1.800 euro al mese? Perché per il coinvolgimento dei migranti si è voluto scegliere una cooperativa di cui non si conosceva la provenienza e non una coop già attiva e presente sul territorio?». E ancora: «Perché si è voluto pagare 36mila euro alla cooperativa Caribù per l’impiego dei migranti quando la Prefettura nell’accordo quadro dichiara che l’impiego deve essere “volontario e gratuito”? Perché non sono stati verificati e garantiti la sicurezza e lo stato di igiene in cui vivevano queste persone, per mezzo di verifiche da parte dell’assessore competente? Adesso chi pagherà il danno di immagine subito dalla città? Con 36mila euro quanti interventi più necessari e urgenti si sarebbero potuti fare? Ad esempio, interventi al cimitero, interventi sulla promozione, interventi in manifestazioni di qualità e non solo sagre».

Le domande dell’opposizione sono anche altre: «Perché non c’è rendicontazione del compenso dato ai migranti nell’anno 2018 mentre c’è per l’anno 2019? Perché la rendicontazione dei lavori svolta non corrisponde ai lavori realmente effettuati?».

«Non abbiamo ricevuto alcuna risposta in merito da parte di nessuno – dichiarano i consiglieri -. Sono rimasti tutti muti, come se non conoscessero la questione. L’assessore ai servizi sociali Piardi, però, la parola l’ha trovata e ce l’aveva quando si è dovuta mettere in mostra con interviste e video con i migranti dove lanciava questo grande progetto di accoglienza e  di lavori socialmente utili, che li ha fatti andare in giro per la città con la maglietta con scritto Caribù sul davanti e sulla schiena la scritta “I love Vallecrosia”. Complimenti! Sin dal primo giorno avevamo segnalato di prestare massima attenzione e infatti abbiamo visto che bel progetto di accoglienza. “Erano trattati come le bestie”: abbiamo letto sui giornali in merito all’operazione della Guardia di Finanza».

«La nostra città di Vallecrosia è andata anche a finire su tutti i tg nazionali – aggiungono -. Peccato, però, non perché sia scoppiato l’amore dei turisti, ma per lo scandalo relativo alla gestione dei migranti e alle attività illecite portate avanti dalla coop Caribù e smascherate dalla guardia di finanza».

«Il sindaco ieri sera ha dimostrato una sua evidente difficoltà nel rispondere e allora si è studiato la strategia del rispetto del regolamento comunale, gestendo i tempi di parola in consiglio comunale – dicono i consiglieri -. Sull’argomento il sindaco ha dimostrato grande menefreghismo visto che ha passato tutto il tempo a sghignazzare e ridere con il suo assessore Piardi, senza neppure ascoltare la nostra esposizione, oltre ad aver convocato il consiglio comunale urgente richiesto dalle minoranze dopo venti giorni, termine ultimo per poterlo presentare, per poi limitarsi a leggere male e in maniera incomprensibile una nota del funzionario. E l’ha voluta leggere nei dieci minuti che aveva a sua disposizione per consumare il suo tempo e non dire più nulla.
Non ha fatto parlare i suoi consiglieri, né i suoi assessori Piardi e Fazzari, né, tantomeno, il capogruppo Calipa, che nel suo ruolo avrebbe potuto leggere lui la nota del funzionario lasciando la parola poi al sindaco per una risposta politica».

«A questo punto il presidente ci ha chiesto di replicare – concludono i consiglieri di minoranza -, ma a cosa avremmo potuto replicare, visto che nessuno ci ha risposto e relazionato? Chiederemo nuovamente chiarimenti nelle sedi opportune, anche se il sindaco ha invitato il segretario comunale a inviare tutta l’integrale registrazione del consiglio comunale agli organi di vigilanza.

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