Treni soppressi, Pd: «Berrino e il centrodestra sono in campagna elettorale da cinque anni»
«Le soppressioni sono in atto da tempo verso Acqui, per la prima volta toccano le Riviere. Il servizio serve anche in agosto per i turisti, i residenti e i pendolari»
Genova. «Se Berrino risponde subito – dichiarano Sergio Rossetti e Giovanni Lunardon, rispettivamente consigliere Pd e capogruppo Pd in Regione Liguria – evidentemente abbiamo colto nel segno. Il centrodestra è in campagna elettorale da cinque anni e si è occupato più della comunicazione che di risolvere problemi».
«Quello che è successo è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La soppressione dei treni è in atto luglio con la sospensione programmata di tre o quattro treni al giorno e gli effetti si sono avvertiti soprattutto dalla scorsa settimana. Solo che fino ad oggi venivano soppressi soprattutto i treni sulla linea di Acqui Terme e oggi per la prima volta sono state toccate le riviere. E da Pegli dopo le 21 non c’è nemmeno un treno per Principe o Brignole. Se fino a qualche anno fa poteva essere giustificato che ad agosto il servizio delle ferrovie fosse decurtato, ora fra turismo, genovesi al rientro e pendolari, il taglio dei treni per trenta giorni è inqualificabile.
Inoltre, ciò che si è reso evidente in maniera così eclatante, è in realtà in atto da luglio con la sospensione programmata di tre o quattro treni al giorno, per permettere al personale di effettuare il periodo di ferie. Prima Trenitalia provvedeva tramite l’assunzione di trimestrali, ora non utilizza neppure questa opportunità per alleviare i disagi ai cittadini. In fondo, costa meno pagare una penale che fare arrivare personale a fuori regione. Anziché fare comunicati, l’assessore Berrino provveda a risolvere i problemi» – affermano Sergio Rossetti, consigliere Pd in Regione Liguria, e Giovanni Lunardon, capogruppo Pd in Regione Liguria.