Torna a Bordighera Agorà arte in piazza, intervista al curatore Marco Farotto

8 agosto 2019 | 08:54
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Quattro giorni di pittura, fotografia, scultura e musica nel centro storico

Bordighera. Quarantuno artisti, tra cui 28 pittori, 8 maestri della fotografia e 5 scultori. Novecento cataloghi, 2mila brochure e 150 t-shirt recati il logo della mostra e quello della Città delle Palme. Sono questi i numeri della quindicesima edizione di ‘Agorà 2019 – grandi formati, arte in piazza‘, che sarà allestita nel centro storico dal 22 al 25 agosto.

«Dopo mesi di lavoro e impegno – racconta il curatore dell’evento, il consigliere con delega alla Cultura Marco Farotto – Ora è quasi tutto pronto. Alla fine ho dovuto dire ‘basta’ agli artisti che continuavano a contattarmi per partecipare all’esposizione. Purtroppo, il posto a disposizione era finito. Sono molto soddisfatto perché ci sono nomi importanti, sia locali che italiani e internazionali».

L’anno scorso, nonostante soli quindici giorni di preavviso, Farotto era riuscito a organizzare una mostra coinvolgendo 35 artisti: ‘Aspettando Agorà’. Quest’anno, però, si tornerà ai fasti del passato, grazie all’impegno che il consigliere comunale ha profuso per riuscire a creare un evento di livello pari a quello che nelle passate edizioni portava a Bordighera Alta migliaia di visitatori.

Quest’anno, oltretutto, c’è una novità: anche se il tema della mostra resta libero, il fil rouge del catalogo (anch’esso curato nei minimi dettagli da Farotto) è l’ambiente. Lo si vede già dalla copertina, che mostra alcuni cetacei confondersi nel blu del mare. E’ “Lavori stagionali”, olio su tavola: un’opera di Gabriele Buratti, che insieme all’assessore all’Ambiente Marzia Baldassarre, e alla biologa marina Sabina Airoldi, ricercatrice scientifica dell’istituto Tethys, firma l’introduzione del libello-catalogo, dedicato all’importanza di salvaguardare la Terra, il suo mare e gli animali che lo popolano. Presenti anche i saluti del sindaco, Vittorio Ingenito, e un’introduzione a cura di Stefania Sotgiu.

Oltre all’esposizione, ogni sera ci saranno eventi collaterali. Come l’altra grande novità: le performance di arte partecipata a cura di Giustino Caposciutti e Marta Laveneziana, con il pubblico che potrà dipingere sotto la ‘direzione’ dei maestri, trasformandosi da visitatore in artista.

E poi la musica, il canto e il teatro. A partire dal teatro-improvvisazione delle ‘Onde Ribelli‘, che si esibiranno il 22 e il 23 agosto in piazza del Piano, e il 25 e 26 agosto nelle piazze e nei carruggi. Il 22 agosto sarà presente anche il Trio Acustico K. con Marco Balbo, Giuliano Raimondo e Fabio Turini, che regaleranno al pubblico un concerto ricco di suggestioni in un percorso contemporaneo e popolare al tempo stesso. Il trio si esibirà anche la sera finale, il 25 agosto. Il 23 agosto il ‘Coro Vocienote‘ si esibirà in un concerto itinerante; mentre in piazza Padre Giacomo Viale Enzo Barletta, Roberto Anastasio e Giuliano Porcida proporranno musiche originali con contributi multiculturali e contaminazioni elettroniche.

Il 24 agosto, invece, in piazza padre Giacomo Viale si esibirà l’Orchestra Minima dei Mostaccini in una eccitante performance acustica a base di percussioni, che vede la chitarra classica di Marco Balbo dialogare con le percussioni di Marco ‘Marujo’ Renna e Fabio Turini.