Solidarietà dal PD ai lavoratori del ferrotel ventimigliese

«Berrino convochi tempestivamente Ferrovie e sindacati e si adoperi per garantire l’occupazione di questi cinque lavoratori»
Genova. Scrivono i consiglieri regionali del Pd ligure Giovanni Lunardon e Giovanni Barbagallo: «Il Partito Democratico esprime la propria solidarietà ai lavoratori di Ferrotel Ventimiglia – la struttura che fornisce le camere al personale viaggiante FS che per turni di lavoro rimane la notte fuori sede – che da questa sera a domani saranno in sciopero. Come confermano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasposti, Ugl Trasporti, Fast e Salpas non è stata trovata ancora una soluzione per la ricollocazione dei 5 addetti dell’azienda, a seguito della decisione unilaterale di Ferservizi di chiudere il 31 agosto prossimo Ferrotel Ventimiglia.
L’assessore Berrino, in un recente incontro in regione con i sindacati del tpl, aveva promesso che avrebbe affrontato la questione, aprendo un tavolo con le Ferrovie, come chiesto anche in una nostra interrogazione. Ma finora non solo dalla Regione non è arrivato alcun segnale, ma il sindaco di Ventimiglia Scullino non ha nemmeno voluto ricevere i sindacati che gli avevano chiesto un incontro: un comportamento molto grave. Auspichiamo che l’assessore Berrino convochi tempestivamente Ferrovie e sindacati e si adoperi per garantire l’occupazione di questi cinque lavoratori».
Così scrivono i componenti del PD ventmigliese: «Oggi i lavoratori degli appalti ferroviari di Ventimiglia incrociano le braccia: sono circa un centinaio le persone occupate in città in questo settore e rappresentano una delle poche alternative al lavoro frontaliero o all’abbandono del nostro territorio per altri luoghi lontani. La vertenza di sciopero, che non è delle più semplici, è contro la chiusura definitiva del Ferrotel (dormitorio dei dipendenti FS in trasferta) che comporterebbe 5 licenziamenti, il pagamento in ritardo degli stipendi degli addetti alle pulizie delle stazioni e del pagamento delle 14esime per i dipendenti della società dedita alla pulizia dei treni. A tutto ciò va aggiunto che da molto tempo questo settore a Ventimiglia vive costantemente con gli ammortizzatori sociali attivati (cassa integrazione e solidarietà). Il Partito Democratico di Ventimiglia constata per l’ennesima volta il comportamento da perenne campagna elettorale del governo e dei suoi rappresentanti.
Qualche giorno fa un autorevole esponente della maggioranza di Governo a Ventimiglia, l’Onorevole Di Muro, aveva raccontato di possibili soluzioni alla mano: purtroppo nulla è cambiato, se non il fatto che i licenziamenti sono stati confermati insieme a tutte le altre criticità. Il momento degli slogan per queste famiglie è finito, occorre che coloro che sono al Governo nazionale e regionale prendano in mano seriamente questa pratica e chiudano questa vertenza positivamente per i lavoratori e per le loro famiglie. Che dicano chiaramente ai lavoratori e ai sindacati cosa ne sarà del futuro della stazione di Ventimiglia e del suo centinaio di addetti dell’indotto. La campagna elettorale è terminata anche in città, ma queste persone sono ancora senza risposta. Ci chiediamo, infine, per quale motivo il sindaco non abbia ricevuto le sigle sindacali e non si sia fatto ancora parte attiva nella tentare di risolvere questa intricata situazione. La stazione Ferroviaria Internazionale di Ventimiglia merita collegamenti e addetti in misura consistente. Basta parole, passino ai fatti».